PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION
Protocollo XIX
Sarà proibito a tutti di lasciarsi coinvolgere in
faccende politiche; ma d'altra parte incoraggeremo ogni genere di
rapporti e di petizioni sottoponenti all'approvazione del Governo
proposte relative a miglioramenti della vita sociale e nazionale. Con
questi mezzi conosceremo gli errori del nostro governo e le aspirazioni
dei nostri sudditi. Risponderemo a questi suggerimenti accettandoli,
oppure, se non saranno accettabili, confutandoli con validi argomenti
per dimostrare che la loro realizzazione è impossibile e basata sopra
una concezione miope degli affari.
La sedizione non ha più importanza dell'abbaiare di un cane contro un elefante. In un governo bene organizzato dal punto di vista sociale, ma non dal punto di vista della sua polizia, il cane abbaia contro l'elefante senza comprenderne la forza, ma basta che l'elefante glie la dimostri dandogli una buona lezione, perché tutti i cani smettano di abbaiare. Per togliere al colpevole politico la sua corona di eroismo, lo metteremo al livello degli altri delinquenti, alla pari con i ladri, gli assassini ed i più ripugnanti malfattori. Abbiamo fatto il possibile per impedire ai Gentili di adottare questo sistema. Per raggiungere lo scopo ci siamo serviti della stampa, di discorsi in pubblico e di libri scolastici di storia ingegnosamente compilati; abbiamo così fatto nascere l'idea che ogni assassino politico sia un martire, morto per l'ideale del benessere umano. Una "reclame" così estesa ha moltiplicato il numero dei liberali e ha ingrossato le file dei nostri agenti di migliaia di Gentili. |