DIZIONARIO DELL'ANTICO EGITTO
A
Aba Nome di un sovrano vissuto durante Primo Periodo Intermedio. In sua memoria fu eretta una piccola piramide nei pressi di Saqqara.
Abaco Tavoletta in pietra di spessore variabile, collocata alla sommità di una colonna tra il capitello e l'architrave. Abbigliamento La moda e l'abbigliamento variano molto a seconda delle epoche e delle condizioni sociali. Per questo motivo è difficile fornire un quadro preciso dell'abbigliamento degli Egizi. In generale, l'uomo comune vestiva con un semplice perizoma, mentre la donna portava una veste liscia sorretta da due bretelle, a seno scoperto. Gli operai portavano un grembiule di cuoio. Tra i ceti benestanti gli abiti erano arricchiti da pieghettature e talvolta integrati da vistose parrucche da cerimonia. Abd el-Gurnah Immensa necropoli nella zona intorno all'antica Tebe. Contiene una settantina di tombe dei funzionari della XVII e XIX dinastia. Abido Città dell'antico Egitto, sorta sulla sponda sinistra del Nilo nei pressi dell'odierna el-Madfuna. In origine era una città consacrata alla locale divinità Khenti-amentyu, che a partire dalla V dinastia (2510-2350 a.C. circa) venne identificata con Osiride. Il tempio dedicato a questa antica divinità divenne in seguito il maggior santuario di Osiride. Tra i principali resti che sono rimasti si possono ricordare il tempio del faraone Seti I (XIX dinastia, 1290-1279 a.C.), che conserva dei bellissimi rilievi dipinti, e la Galleria della lista dei re, che reca su una parete la successione dei faraoni egizi da Menes sino a Seti I. Abu Gorab Tempio nei pressi dell'antica Menfi, scoperto intorno al 1900, fatto costruire dal re Neuserra durante la V dinastia e dedicato al dio sole Ra. Abu Simbel Località archeologica sulla riva destra del Nilo dove si trovano due famosi templi che risalgono al regno di Ramsete I (1292-1291 a.C.). Sulla facciata del tempio maggiore si trovano quattro gigantesche statue di Ramsete alte circa 20 metri, mentre su quella del tempio minore si ergono due statue della regina Nefertari e altre quattro statue alte circa 10 metri. Durante la costruzione della diga di Assuan, che diede origine al lago Nasser, il tempio di Abu Simbel fu minacciato dall'elevarsi del livello dell'acqua. Per questi motivi, con un'operazione terminata nel 1968 e costata 40 milioni di dollari, il complesso è stato interamente smontato e ricostruito ad un'altitudine di circa 60 metri più elevata di quella originaria. Abusir Località dell'Egitto, non distante da Menfi, dove sorgono tre piramidi scoperte da una spedizione tedesca tra il 1902 e il 1908, che risalgono alla V dinastia. Si tratta delle piramidi dei re Sahura, Neuserra e Neferirkara che originariamente raggiungevano un'altezza di circa 50 metri. Nella zona si trovano anche altri interessanti resti archeologici. Acconciatura Gli Egizi curavano molto la foggia dei capelli; gli uomini del popolo si rasavano, oppure portavano capelli corti; i ceti benestanti, al contrario, portavano acconciature elaborate e ricorrevano spesso alle parrucche. L'uomo aveva sempre capelli corti, mentre la donna li portava lunghi sulle spalle e sul petto. Nel Nuovo Regno, in occasione delle feste, sopra la parrucca veniva appoggiato un cono di grasso profumato che col caldo si scioglieva emanando profumi rari ai quali gli Egizi erano molto sensibili. I bambini portavano una lunga ciocca arricciata sul lato destro del cranio; i sacerdoti si rasavano. Re e dei avevano i capelli nascosti dalla corona. Adoratrici di Amon (Divine) Spose di Amon, erano a capo del ceto femminile di questo dio. Figlie di re, ottenevano il titolo per adozione e dovevano rimanere vergini. A partire dalla XXXI dinastia, svolsero un importante ruolo nella vita politica perché assicuravano al faraone il controllo sulla casta sacerdotale e sulla regione tebana. Era grande mira da parte del re poter avere una figlia con questo ruolo, che scomparve con l'invasione persiana del 525 a.C. Agilkia Isola nel lago Nasser, nei pressi di Assuan, dove, dopo la costruzione della diga artificiale, sono stati trasferiti i templi di File, che a causa dell'innalzamento del livello dell'acqua sarebbero stati sommersi. Agricoltura L'economia egizia era fondata principalmente sull'agricoltura. Ogni anno, dopo le piene del Nilo che allagavano la vallata e ricoprivano i campi di "terra nera", i contadini cominciavano la loro faticosa opera di canalizzazione per regolare e sfruttare nel miglior modo il deflusso delle acque, per poi seminare le terre ricoperte di limo, il grasso fango argilloso che rendeva fertili i campi. I contadini solitamente non possedevano i prodotti del raccolto, che venivano prelevati dall'amministrazione civile o militare. Erano lavoratori dipendenti, pagati in natura, addetti alle terre del faraone o delle caste sacerdotali. Nei campi si coltivavano soprattutto cereali, ma anche lino, che sin dalla preistoria era utilizzato come fibra tessile. Vi erano poi distese di palme, di fichi, di sicomori - da cui si ricavava il legname - e di viti impiegate per la produzione del vino. Aha Nome di un faraone a cui è dedicato uno dei più antichi monumenti funebri di Saqqara. La figura di questo sovrano è probabilmente da identificare con quella di Menes o Narmer. Ahmose I Faraone egizio fondatore della XVIII dinastia, regnò circa dal 1543 al 1518 avanti Cristo. Uno dei suoi principali meriti è quello di aver ridimensionato l'egemonia degli Hyksos che da poco meno di 200 anni dominavano l'Egitto, conquistando la loro roccaforte Avaris. Ahmose II Faraone egizio della XXVI dinastia (569-526 a.C.), cercò di aprire il commercio dell'Egitto con la Grecia nel tentativo di contrastare la supremazia dei Persiani. Sembra che il suo regno sia stato molto prosperoso. Poco dopo la sua morte, tuttavia, il figlio Psammetico III fu deposto dopo che i persiani ebbero invaso l'Egitto sotto Cambise II. Akh Elemento incorporeo dell'individuo è l'animatore di un divenire volontario che permette di salire tutti i gradini della spiritualità. Se il Ka è dato, l'Akh deve essere acquisito. Esso esiste in un corpo ma per dargli corpo è necessario un lungo lavoro su se stessi. Gli aspetti dell'Akh sono tre: - Cosmico: luce che si genera dalle tenebre. - Naturale: luce che si incarna in un corpo per attivarne il fuoco interno. - Superpotenza: luce dello spirito, mezzo umano per ritornare alla divinità. Akhenaton (vedere Amenofi IV) Nome assunto dal faraone Amenofi IV, in onore di Aton, dopo aver avviato una riforma religiosa volta a sostituire il culto di Amon, con un culto monoteistico fondato sul dio del disco solare Aton. Akhetaton Città voluta e fatta costruire da Akhenaton. Vedi Tèll el Amarna. Aldilà Il Ka era per gli Egizi un principio animico che rappresentava la forza vitale dell'uomo, che abbandonava il corpo dopo la morte per ritornare a proteggerlo nel regno dell'oltretomba. Il senso della continuazione della vita oltre la morte, inizialmente concesso soltanto ai faraoni, e poi esteso a tutti gli uomini, ha spinto gli Egizi ad avere grande cura dei defunti. La vita del defunto era legata alla conservazione del corpo, che veniva imbalsamato e posto in tombe spesso fastose ed impenetrabili. L'anima dell'estinto doveva sottoporsi a un esame dinanzi al tribunale di Osiride durante il quale doveva scagionarsi davanti ai giudici per dimostrare la propria rettitudine, ma poteva avvalersi anche di formule magiche e di rituali che venivano scritti su papiro e posti nella tomba. Nelle tombe venivano posti anche numerosi oggetti, cibi e vivande che dovevano servire alla vita dell'aldilà. Naturalmente, il culto dei morti variava a seconda dello stato sociale e delle condizioni economiche: se i faraoni e gli alti funzionari venivano sepolti nelle piramidi o in altri imponenti sepolcri, per la massa della popolazione il diritto all'immortalità era più teorico che pratico. Alessandria Città egiziana fondata nel 332 a.C. da Alessandro Magno, per molti anni è stata la più splendente e importante città del paese. Nel 280 a.C. sull'isola di Pharos è stato costruito il celebre faro, una delle sette meraviglie del mondo, andato distrutto nel 1324 a causa di un terremoto. Durante l'epoca tolemaica Alessandria fu la capitale dell'Egitto e, con la sua imponente biblioteca, divenne uno dei centri culturali più importanti dell'antichità. La sua decadenza iniziò sotto la dominazione romana e si accentuò sotto quella araba, durante la quale andarono distrutti i templi che in passato l'avevano resa celebre. Alimentazione L'alimento base di tutti i ceti sociali dell'antico Egitto era prevalentemente costituito dal pane. Le bevande principali erano la birra e l'acqua del Nilo. Il menù era poi integrato a seconda dei ceti sociali da carni, pesci, frutta, verdura ed era anche diffuso il vino. Data la pescosità delle acque del Nilo il pesce costituiva la base alimentare delle classi più modeste, sia in campagna che in città. Allevamento Talvolta i lavoratori della terra allevavano alcuni animali come maiali, pecore e asini. L'allevamento dei bovini era molto diffuso: ve ne erano molte specie allevate sia per la carne sia per tirare l'aratro; erano noti anche alcuni sistemi di selezione delle razze attraverso la scelta dei tori più adatti. Alto Egitto Regione meridionale dell'Egitto che, intorno al 3.200 a.C., divenne un regno sotto il quale vennero unificate le numerose tribù che nel periodo protodinastico vivevano divise in quei territori. Questo avvenimento, insieme alla formazione del Basso Egitto a nord, nella zona del Delta, fu un importante passo verso l'unificazione del paese sotto un unico sovrano, che avvenne successivamente con Menes. La distinzione dei due territori, tuttavia, rimase anche dopo l'unificazione per indicare le due differenti aree geografiche. Amarna, el Antica città egizia costruita sulla riva destra del Nilo dal faraone Amenofi IV (1348-1331 a.C.), che la battezzò con il nome di Akhetaton, che letteralmente significa "orizzonte di Aton". Amenofi IV aveva cercato di contrastare il sempre più grande potere della casta sacerdotale di Amon, contrapponendo una sorta di monoteismo fondato sul culto di Aton, dio del sole. Per questo lasciò Tebe, la capitale consacrata ad Amon, e si trasferì ad el Amarna che divenne la nuova capitale dell'Egitto. La riforma religiosa non ebbe però successo e Tutankhamon riportò a Tebe la capitale. El Amarna fu oggetto di approfonditi scavi archeologici alla fine del secolo scorso soprattutto per opera di Flinders Petrie. Amenemhat Nome di tre faraoni che regnarono durante la XII dinastia (1991-1783). I resti della piramide di Amenemhat I, ridotti a un cumulo di rovine, si trovano oggi nel villaggio di Lisht, nei pressi del Cairo. Nella zona archeologica intorno all'antica città di Menfi si trovano invece le due piramidi, molto degradate, di Amenemhat II e III. Un secondo monumento funerario di Amenemhat III, la piramide di Hauara, si trova a circa 10 chilometri a sud-ovest di Medinet el Fayum. Amenhopte vedi Amenofi Amenofi Nome di diversi faraoni della XVIII dinastia (1543-1292 a.C.) e di un figlio di Hapu che fu architetto di Amenofi III, per il quale costruì un tempio funerario andato perduto (rimane il colosso di Memnone). In epoca tolemaica l'architetto Amenofi venne divinizzato gli fu eretta una cappella in fondo al tempio di Hatshepsut a Deir el-Bahri, visitata da malati che speravano nella guarigione. Amenòfi I (o Amenhopte) Figlio e successore di Ahmose I, il fondatore della XVIII dinastia, regnò tra il 1517 e il 1497 avanti Cristo. Tra le sue principali imprese vengono annoverate le campagne militari in Nubia che estesero i territori dell'Egitto. Amenòfi II (o Amenhopte) Faraone egizio della XVIII dinastia che regnò tra il 1424 e il 1398 a.C., la cui mummia è stata scoperta nella Valle dei Re. Il suo regno fu caratterizzato da una politica estera espansionistica che accrebbe i territori dell'Egitto, soprattutto grazie alle campagne militari in Siria. Amenòfi III (o Amenhopte) Faraone egizio della XVIII dinastia che governò dal 1387 al 1348 avanti Cristo. Dopo aver domato una ribellione scoppiata in Nubia, regnò in modo pacifico allacciando relazioni commerciali e politiche con i paesi limitrofi e avviando numerose costruzioni di opere architettoniche come alcuni monumenti a Luxor e a Karnak, nella città di Tebe. Amenòfi IV (Akhenaton) Figlio di Amenofi III, sovrano della XVIII dinastia, governò tra il 1348 e il 1331 a.C. circa. Ostile al culto di Amon radicato a Tebe, dove la casta dei sacerdoti acquistava sempre più potere politico, avviò una riforma religiosa per instaurare un monoteismo fondato sul dio del disco solare Aton, proibendo ogni altro culto. Per questo, dopo aver fatto edificare una nuova città che chiamò Akhetaton, e che divenne la nuova capitale al posto di Tebe, assunse il nome di Akhenaton in onore di Aton. Durante il suo regno l'Egitto perse alcuni territori in Siria e Palestina. Dopo la sua morte i suoi successori riportarono la capitale a Tebe e abolirono la riforma religiosa da lui avviata. La sua figura è rimasta nella tradizione connotata da molti elementi negativi, additata di instabilità psichica e deformità fisiche. Amenoti vedi Meneptah. Ammut Animale raffigurato come un incrocio tra un leone ed un ippopotamo. Aveva il compito di sbranare il cuore dei defunti che venivano riconosciuti colpevoli nel tribunale dell'oltretomba. Amon (o Amon-Ra) Divinità dell'antico Egitto, marito della dea Mut e padre del dio lunare Khonsu. Una delle maggiori divinità egizie, derivata da un più antico dio dell'aria e dello spazio invisibile. Il suo potentissimo clero lo propose come dio creatore, assommava in sé i caratteri solari del dio di Heliopolis (Amon-Ra) e della fecondità (Amon-Min). Raffigurato talora come una mummia se assimilato a Osiride, più spesso si presenta come un uomo con calotta sormontata da due grandi piume o con testa di montone, l'animale che, insieme all'oca, gli veniva associato dai sacerdoti. Divinità inizialmente di poco conto, fu elevato a1 rango supremo all'inizio del Nuovo Regno, in concomitanza con l'ascesa dei principi tebani della XVIII e XIX dinastia. Dio del sole, considerato il padre di tutte le cose, aveva come simbolo lo scarabeo che rotola davanti a sé una palla di sterco, nella quale gli Egizi vedevano il simbolo del disco solare. Intorno al 1360 a.C. Amenofi IV sostitui sotto il suo regno il culto di Amon con quello del dio del sole Aton, ma la riforma religiosa non ebbe successori dopo la sua morte. Amset Uno dei 4 figli di Horus (v.), dal volto umano; protettore del fegato. Amuleti Molto numerosi e vari, erano soprattutto di ceramica azzurra, di pietre semipreziose e d'oro. Proteggevano dal male tanto i vivi quanto (collocati entro la mummia) i morti, Rappresentano divinità o animali sacri, o segni geroglifici con valore magico come: il nodo di Iside (protezione in generale), l'occhio (salute), il pilastro djed (la durata del defunto). Lo scarabeo invece significa la vita stessa, perché associato, per il suono del suo nome, al concetto di "venire al mondo in una certa forma"; per la caratteristica di far rotolare con le zampe pallottole di sterco, lo scarabeo era accostato in Heliopolis al concetto del sole nascente. Appoggiato sul cuore all'interno della mummia, doveva impedire che esso testimoniasse contro il defunto all'atto del Giudizio. Anat Divinità guerriera d'origine siriaca, introdotta in Egitto da prigionieri asiatici. Adorata soprattutto a Tanis e a Menfi, in Bassa Epoca le vennero assimilate diverse divinità tra cui Iside, senza però alcun carattere guerriero. Il tribunale delle divinità la concede in moglie (con Astarte) a Seth per consolarlo della sconfitta subita da Horus. Angarìa Onere che nell'Antico Egitto veniva imposto alla popolazione dalle pubbliche autorità e che comprendeva l'obbligo di fornire animali, imbarcazioni ed altro. Anime di Pe e di Nekhen Due re che, prima dell'unificazione, governavano rispettivamente nella città di Buto a nord e di Hieracompolis a sud. Divinizzati fin dai tempi più antichi, essi compaiono nei Testi delle Piramidi come aiuto al re morto per salire al cielo, La loro rappresentazione sotto il Nuovo Regno è in un gruppo di tre figure con teste di cane e di falco. Antico Regno Primo periodo della storia egizia che, secondo una consolidata tradizione storiografica, comprende all'incirca le prime dieci dinastie che regnarono tra il 3000 e il 2195 avanti Cristo. La capitale, durante questo periodo, fu la città di Menfi, per questo l'Antico Regno viene anche detto periodo menfitico. Tra i faraoni più celebri ricordiamo soprattutto Cheope, Chefren e Micerino, che hanno legato il loro nome al celebre complesso di piramidi con la sfinge a Giza. Dopo il 2195 a.C., all'Antico Regno fa seguito una fase detta Primo Periodo Intermedio in cui l'Egitto si andò disgregando e in cui regnarono contemporaneamente diverse dinastie. Antropomorfismo Tendenza a rappresentare le divinità con le fattezze e le caratteristiche comportamentali dell'uomo. Nel periodo protodinastico dell'antico Egitto, la religione era caratterizzata da un'accentuata zoolatria. Dopo l'unificazione del paese, la religione divenne antropomorfica, anche se gli antichi elementi naturalistici e totemici non scomparvero e si fusero con la nuova concezione. Gli dei vennero rappresentati prevalentemente con figure umane dalla testa animale. Anubi (Anubis) Divinità dell'antico Egitto, figlio di Iside e di Osiride, dio e guida dei morti. Nell'iconografia è rappresentato da una figura umana con la testa di sciacallo. Considerato l'inventore della mummificazione, praticata la prima volta su Osiride, aveva anche il compito di accompagnare il defunto davanti al tribunale dello stesso Osiride. Api (o Apis) Il più celebre dei tori venerati in Egitto, considerato l'incarnazione del dio Ptah, patrono di Menfi. Assimilato anche a Osiride, divenne pure una divinità funeraria. Alla morte di Api, venivano fatti funerali favolosi e, da Ramses II in poi, i tori vennero mummificati e seppelliti in un gigantesco ipogeo collettivo, il Serapeum. I sacerdoti sapevano riconoscere da certe macchie sul pelame il vero successore dell'Api morto, che veniva solennemente intronizzato. Era raffigurato di colore nero con una macchia in fronte e con le zampe e il ventre bianchi. Apòfi I Nome sotto il quale ci sono stati tramandati tre sovrani egizi che regnarono alla fine della XV dinastia (1635-1543), detta anche la dinastia dei "grandi Hyksos". Il più noto è Apofi I che intraprese una guerra con Tebe che rappresentò l'inizio dell'espulsione degli Hyksos dall'Egitto. La campagna militare fu completata successivamente da Ahmose I, sovrano della XVIII dinastia. Apopis Serpente malefico dei cieli che ogni giorno attaccava la barca solare, simboleggiando in tal modo il male che sempre viene scacciato, ma che non rinuncia mai a ripresentarsi. Architettura L'architettura è la massima espressione dell'arte egizia, ed è legata prevalentemente alle tematiche religiose. Le imponenti piramidi, come quella di Cheope, o i giganteschi templi come quelli di Luxor e di Karnak, sono opere collettive che impegnarono migliaia e migliaia di uomini. Più che espressioni individuali sono lo sforzo di un intero popolo per rendere omaggio al sovrano o agli dei. A causa delle credenze religiose degli Egizi sulla continuazione della vita nell'oltretomba, i monumenti funebri sono tra gli elementi architettonici più importanti. Dall'antica abitudine della sepoltura a tumulo, in cui il defunto era ricoperto da mucchi di terra, nacque poi la mastaba, la struttura quadrangolare alta spesso parecchi metri. Da qui in seguito si originò la piramide. A Saqqara si trova la famosa piramide a gradoni costruita dalla architetto Imenotep, un personaggio che raggiunse una tale fama da essere successivamente divinizzato. Le piramidi più celebri sono quelle del complesso di Giza, con l'imponente sfinge. Un altro famosissimo elemento dell'architettura egizia è l'obelisco, il monolite spesso alto molti metri che veniva intagliato intero nelle cave e successivamente eretto. Moltissimi di questi monumenti sono però stati esportati in Europa e in Egitto ne rimangono oggi pochissimi. L'architettura privata e civile non è molto documentata. Le grandi città come Menfi o Tebe dovevano essere molto estese e molto popolate. Interessanti sono i resti di El Amarna, una città fatta costruire in pochi anni per divenire la capitale del paese al tempo di Amenofi IV, che la chiamò Akhenaton in onore del dio Aton. La conservazione di questi resti permette uno studio dell'urbanistica, ma è anche vero che questa città costruita a tavolino in modo artificiale è un esempio un po' ideale di come le città avrebbero dovuto essere, più che una testimonianza di come erano effettivamente. Arte decorativa I numerosi oggetti decorati rinvenuti in Egitto soprattutto nelle tombe, testimoniano un alto grado di raffinatezza e un gusto spiccato per i colori vivaci. I materiali più utilizzati erano la terracotta e la pietra, oltre che l'oro e il vetro per i monili e gli oggetti più lussuosi. Anche il legno era un materiale pregiato, dato che in Egitto era molto scarso. La maggior parte del mobilio sin ora scoperta viene dalla tomba di Tutankhamon, ed è dipinta e decorata in oro. Gli antichi Egizi eccellevano nella fabbricazione dei gioielli: la lavorazione e le decorazioni erano molto raffinate. Una curiosa categoria di oggetti rinvenuti nelle tombe consiste nelle cosiddette concubine del defunto, delle piccole statue dalle fattezze femminili per lo più in terracotta, spesso considerate delle bambole, ma che avendo le caratteristiche femminili molto spiccate, dovevano contribuire alla gioia della vita e alla virilità del defunto. Arseaufi Divinità meridionale identificata con Shu, il dio che sotto forma di Onuris cerca la dea leonessa Tefnut, sua compagna, con la quale poi si stabilisce nell'isola di File. Il nome significa "buon compagno". Artigianato Nell'antico Egitto gli artigiani e gli operai specializzati erano una piccola parte della popolazione relativamente benestante. Non necessariamente questi lavoratori producevano oggetti di lusso o artistici, esistevano anche vasai, cordai, falegnami, calzolai e così via. Molti laboratori di artigiani dipendevano dai templi o dai palazzi e producevano oggetti di vetro, molto rinomati all'epoca, di ebanisteria o gioielli. Gli orefici erano spesso uomini nani che si tramandavano di generazione in generazione l'arte di foggiare collane, pettorali e monili. Non tutta la produzione di suppellettili era destinata all'uso effettivo dei clienti, molti di questi oggetti servivano per accompagnare i defunti nelle tombe, che venivano accuratamente preparate durante la vita. Gli scultori, i decoratori e i pittori erano gli artisti che producevano gli oggetti di lusso: spesso erano sottoposti a un lungo apprendistato in parte simile a quello degli scribi. Assassif Necropoli nei pressi dell'antica Tebe, poco a nord delle colline dello Sceicco Abd el-Gurnah. Comprende un complesso di tombe che risalgono alla XXV e alla XXVI dinastia. Assuan La zona di Assuan (o Aswan), situata sulla sponda destra del Nilo, era un tempo la porta meridionale dell'Egitto che confinava con la Libia. In epoca faraonica era un settore commerciale sulla terraferma, mentre oggi, dopo la recente costruzione della diga artificiale che ha creato il lago Nasser, questa area è diventata l'isola Elefantina. Astarte Divinità femminile siriaca guerriera importata da prigionieri asiatici in epoca ramesside; e rappresentata in combattimento a cavallo o su di un carro. Il tribunale delle divinità la concede in moglie (con Anat) a Seth per consolarlo della sconfitta subita da Horus. Astrologia Gli Egiziani nutrivano un grande interesse per i rapporti tra ]'astronomia e la vita dell'uomo, cioè per l'astrologia. Giorni e ore erano, posti sotto la tutela di una divinità, dalla quale dipendeva che le date fossero favorevoli o nefaste. Astronomia I sacerdoti egizi s'interessavano allo studio degli astri per motivi teologici. L'astronomia, che è alla base della calendaristica, fu utilizzata anche per orientare i templi. Le stelle venivano divise in due gruppi, le "indistruttibili", perché fisse e permanenti, e le "infaticabili" (Giove Saturno, Marte, Mercurio e Venere). Le eclissi erano dette "incontri del sole con la luna". Gli Egizi avevano un calendario diviso in dodici mesi di 30 giorni e in giorni di 24 ore. Anche le conoscenze astronomiche rispondevano a delle esigenze pratiche e concrete come la previsione delle stagioni delle piene o il calcolo dei giorni in cui compiere i riti sacri e celebrare le festività religiose. Per misurare il tempo gli astrologi egizi seppero costruire degli strumenti molto precisi come le clessidre e gli orologi solari o ad acqua. Atef Corona bianca tagliata in alto per sostenere un piccolo disco solare e due piume di struzzo ai lati (usato da Osiride). Vedi corona. Athor Divinità egizia del cielo, della fecondità e dell'amore, era raffigurata da una donna con la testa di vacca o con una testa umana sormontata da due corna e da un disco. Aton Divinità egizia del disco del sole, fu adorato in particolare durante la XVIII dinastia (1543-1292). Sotto Amenofi III divenne personificazione della potenza divina che abita nel cielo. Il suo successore, Amenofi IV tentò di creare intorno alla sua figura un culto monoteistico in opposizione a quello di Amon. Aton divenne demiurgo, origine di ogni creazione e unico dio. Il re assunse il nuovo nome di Akhenaton (gradito ad Aton) e fondo una nuova capitale, Akhetaton (orizzonte di Aton), l'odierna Tèll el-Amarna. Essendo in tutte le cose, Aton fu presentato come un disco dai raggi terminanti con mani che portano all'uomo l'energia vitale sotto forma di una croce uncinata. Alla morte dì Amenofi IV (1331 a.C.) il nuovo culto decadde rapidamente. L'arte di questo periodo scismatico è molto viva e la fede ha ispirato al re uno dei più begli inni religiosi composti in tutto l'Egitto antico. Dio creatore che si credeva sorto dalle acque primordiali di NU. Gli antichi Egiziani ritenevano che si fosse autogenerato come Dio-Sole (identificato anche con Ra) e che vivesse su di una collina contenendo in sé tutte le forze della natura. Benché visto essenzialmente come Divinità maschile, impersonava anche il principio femminile. Dal suo seme sarebbero nate due divinità gemelle, il Dio SHU (Dio dell'Aria) e la Dea TEFNUT (Dea del Vapore). Dall'unione dell'Aria e del Vapore sarebbero stati generati il Dio della terra GEB e la Dea del Cielo NUT. Atum Divinità di Heliopolis, al centro di uno dei più antichi sistemi teologici elaborati dai sacerdoti egizi. E' "colui che si genera da se stesso". Presto identificato nel Dio-Sole, e sempre rappresentato come uomo, si trasformi, in "colui che ha compiuto il suo tempo", cioè il sole al tramonto. Secondo le antiche leggende, i primi re furono membri dell'enneade di Heliopolis, alla cui origine si trovava appunto Atum. È stato pertanto considerato come il prototipo del re saggio, esempio per tutti i sovrani futuri. B
Ba
Una delle componenti spirituali dell'uomo. E' l'essenza dell'energia-potenza cosmica, la scintilla divina, all'interno dell'essere che consente di essere presente, operare, morire e di rinascere. I bau (plur. di Ba) Sobek sono i coccodrilli, gli arieti lo sono di Amon. Dopo la morte, sotto forma d'uccello con testa umana, vola libero vicino al corpo. Baal Dio cananeo, introdotto in Egitto dai marinai fenici che lavoravano per i faraoni della XVIII dinastia. Protettore della navigazione, fu adorato a Peru-Nefer, l'arsenale di Menfi, ma poiché in origine era anche dio della tempesta e dell'uragano, fu poi identificato con Seth e con Montu. Dio guerriero, era preso come esempio dai re combattenti del periodo ramesside. Barca Essendo il Nilo la più importante via di comunicazione dell'Egitto fin dai tempi più antichi, le barche sono sempre state il mezzo di trasporto più comune e persino gli dei ne possedevano una. Le barche sacre dei templi, che navigavano su laghi pure sacri, erano ornate con gli emblemi del dio a poppa e a prua. Secondo il mito, anche il sole si spostava nel cielo con la sua barca del giorno, la "manget", e quella della notte, la "mesektet". Gli scavi a forma di nave rinvenuti nei pressi delle tombe regali dell'Antico Regno, simboleggiano l'imbarcazione usata dal re assurto al rango di un dio. Basso Egitto Regione settentrionale dell'Egitto, nella zona del Delta del Nilo, sin dalla preistoria abitata da numerose tribù e popolazioni che, intorno al 3200 a.C., furono unificate sotto il regno del Basso Egitto, mentre a sud si costituiva l'Alto Egitto. I due regni vennero in seguito unificati intorno al 3000 a.C. ai tempi di Menes, data in cui si fa iniziare la storia dell'Egitto. Bastet Dea dell'antico Egitto, sorella di Horus, spesso raffigurata con corpo di donna e testa felina, adorata come leonessa durante l'Antico Regno e, successivamente, come gatta. Durante la XXII dinastia (942-924), fu elevata a divinità suprema ed ebbe il suo centro di culto nella città di Bubasti dove le venivano offerte numerose statuette bronzee a forma di gatta. Questo animale a lei sacro era tra i prediletti degli Egizi e dopo la morte veniva spesso sepolto con onore e talvolta posto in un sarcofago. Bekhen Località dell'antico Egitto situata nel deserto, tra il Nilo e il mar Rosso, dove un tempo si trovavano numerose cave di scisto nero, detto anche "pietra di Bekhen", che nell'epoca faraonica costituì il materiale primario di innumerevoli costruzioni. Belzoni, Giovanni Battista Egittologo italiano (1778-1823), esploratore. Incaricato dal governo britannico di occuparsi della rimozione del busto di Ramsete II che doveva essere trasportato al British Museum, fu uno dei primi esploratori della Valle dei Re a Tebe e, nel 1817, scoprì la tomba del faraone Seti I e l'ingresso della piramide di Chefren. Beni Hasan Località del Medio Egitto dove si trovano i resti di una importante necropoli con tombe che risalgono alle dinastie XI e XII. Questi sontuosi monumenti funebri rupestri furono fatti costruire dai nomarchi di quel periodo in competizione con il faraone. Durante il Medio Regno, infatti, al processo di decentralizzazione del potere del faraone corrispondeva una sempre maggiore autorità dei nomarchi che non furono più seppelliti accanto alla piramide del loro sovrano, ma in splendide tombe scavate nella roccia, nei luoghi della loro giurisdizione provinciale. Benben Colle emerso dalla distesa di liquido primordiale (Nu) che il che vide nascere gli dei ed iniziare la creazione. Bennu Uccello sacro dell'antico Egitto, nell'iconografia è rappresentato con le fattezze dell'airone. Identificato in epoca tarda con la Fenice, era adorato in particolare nella città di Eliopoli ed era legato al culto dei defunti. Secondo la mitologia e la teologia della città sarebbe emerso dalle fiamme cantando così soavemente da incantare lo stesso dio Ra. Bes Divinità minore con l'aspetto di uno gnomo barbuto con il volto scimmiesco e dai lineamenti rozzi e repellenti. Genio domestico pr0tettore delle donne e dei bambini con le sue danze grottesche scacciava gli spiriti cattivi. Molto amato dal popolo, rimase in auge anche dopo l'avvento del Cristianesimo. Nei templi è rappresentato in Bassa Epoca dentro i Mammisi. Ad Abydos fu anche venerato come dio guaritore. Bevande Birra e vino erano, con l'acqua, le bevande più diffuse in Egitto, con netta prevalenza della prima che, aromatizzata e piuttosto alcolica, veniva anche offerta ai defunti e agli dei. La vigna è presente in Egitto dal IV millennio a.C. Si producevano diverse qualità di vino, per le quali venivano apposte accurate etichette sulle giare; consumato nei grandi banchetti, il vino era anch'esso offerto agli dei. Biahmo Località archeologica otto chilometri a nord di Fayum, dove un tempo sorgevano due colossali statue in arenaria che raffiguravano il re Amenemhat III. Oggi restano soltanto i piedistalli, alti circa otto metri. Borchardt Ludwig (1863-1938). Egittologo tedesco attivo soprattutto ad Abu Sir e a Tell el-Amarna. Qui scoperse la celebre testa di Nefertiti, ora al Museo dl Berlino. Bronzo Viene usato in Egitto a partire dal Medio Regno, importato dall'Asia, sostituendo il rame. Venne impiegato per la fabbricazione di armi e di oggetti da toilette, ma, soprattutto, per statuine di divinità specie in Bassa Epoca. Bubasti Antica città egizia nella regione orientale del Delta del Nilo, oggi Tèll Basta. Il suo nome deriva da Bastet, l'antica dea-felino sacra a questa località. La città, di cui oggi rimangono poche rovine, conobbe il suo più alto splendore durante la XXII dinastia quando il culto di Bastet raggiunse la sua massima importanza e diffusione. Bukhis Toro sacro incarnazione del dio Montu. Protettore della fecondità, fu assimilato ad altri dei primordiali come Nu, Amon, o al dio dei morti Osiride. Come per Api, gli venivano tributati solenni funerali e cerimoniali complessi. Un Bukheum presso Armant (a sud di Tebe) accoglieva tutti questi tori dopo la morte. |
C
Calendario antico
Fu il clero di Heliopolis ad affrontare il problema della misurazione del tempo. Le stagioni erano tre, corrispondenti ai ritmi della vita agricola: Akhit, l'inondazione; Perit, la germinazione, la stagione dei lavori agricoli, o inverno; Shemu. quella del raccolto, o estate.
I mesi erano dunque: inondazione (Thot, Paophi, Athyr e Khoiak); germinazione (Tybi, Meshir, Phamenoth e Pharmuti); raccolto (Pashons, Payri, Epiphi, Mesori). Sono i nomi ancora oggi in uso (con varianti) presso i Copti. L'inizio dell'anno era contraddistinto dalla nascita eliaca della stella Sirio, il 19 luglio, che coincideva con l'inizio dell'inondazione. II giorno era diviso in 24 ore, 12 diurne e altrettante notturne, di durata variabile a seconda delle stagioni. La misurazione, che di giorno avveniva con orologi solari, di notte era regolata dalle stelle o da clessidre e orologi ad acqua. Questa suddivisione delle ore del giorno, adottata dai Greci che la migliorarono con la suddivisione di 60 minuti per ogni ora, e poi passata alle nostre consuetudini.
Calendario copto
Erede diretto del calendario antico, a fine anno completa i dodici mesi di 30 giorni l'uno con un mese supplementare di 5 giorni (6 negli anni bisestili). I mesi sono: Tut, Babah, Hatur, Kihak, Tubah, Amahir, Barmahat, Barmudah, Bashons, Baunah, Abib, Masri e, dlaggiunta, Nasi, L'era copta inizia il 29 agosto 284 ("era dei martiri" di Diocleziano) e ha le stesse feste del calendario giuliano, in ritardo di 11 giorni su quello gregoriano; pertanto, la Natività viene celebrata il 24 kihak (il 25 dicembre giuliano), che corrisponde al 6 gennaio (o al 7 negli anni bisestili). Il capodanno o 1° Tut, corrisponde al nostro 11 (o 12) settembre.
Calendario musulmano
Adotta l'anno lunare, di 354 o 355 giorni: ogni anno avanzano quindi da 10 a 11 giorni in rapporto al calendario gregoriano. I1 mese inizia all'apparire della luna nuova e i 12 mesi sono alternativamente di 29 e 30 giorni: Muharra (30 g.; il 1° è il capodanno); Safar (29 g.); Rabi el-Auwal (30 g.; Il 12 si celebra l'anniversario della nascita drl Profeta); Rabi et-Tani (29 g.); Gumada el-Auwal (30 g.); Gumada et-Tani (29 g.); Ragab (30 g.; I1 27 si festeggia l'ascensione del Profeta); Shaban (24 g.); Ramadan (30 g.; il mese del digiuno); Shawal (29 g.); Dhu el-Qada (30 g.); Dhu el-Higga (29 o 30 g.; il mese del pellegrinaggio). Il ciclo lunare dei Musulmani si compone di 30 anni: 19 di 354 giorni e 11 di 355 giorni. L'evoluzione diurna e calcolata da un tramonto all'altro, divisa in due periodi di 12 ore, Ma il giorno è anche diviso in 5 parti ineguali: en-naghreb, tramonto; el-icha, seconda ora della notte; es-sobh, aurora; ed-dhohr, mezzogiorno; el-asr, meta pomeriggio: sono i momenti nei quali fedeli sono chiamati alla preghiera. L'era musulmana inizia con l'egira (622 d.C.)
Campaniforme
Vedi colonna.
Canope
Antica località nei pressi di Alessandria, sul luogo dell'attuale porto di Abukir. In epoca tarda qui venne adorata un'immagine di Osiride come orcio sormontato dalla testa del dio.
Canòpi
Archeologo inglese che nel 1922 fece con lord Carnarvon la sensazionale scoperta della tomba di Tutankhamon.
Cartiglio
Anello che circondava gli ultimi due nomi del re (vedi protocollo) a simbolo del suo regno universale. Alcune grandi spose e divine adoratrici, ebbero anch'esse il cartiglio e in epoca romana alcuni cartigli, al posto del nome, racchiudono la parola "faraone".
Capitello
Nell'architettura egizia, il capitello, posto in cima alle colonne dei templi e degli altri edifici, assume diverse forme. Il capitello papiriforme a fiore aperto, è costituito da una ideale rosa di foglie di papiro che si allargano. Quello papiriforme a fiore chiuso, è invece più allungato verso l'alto e tende a restringersi. Ancora più allungato verso l'alto è il capitello palmiforme, mentre quello lotiforme si restringe in cima. Particolare è infine il capitello del pilastro hatorico che ha la forma della testa della dea Hathor.
Casta
La società egiziana era divisa in caste ereditarie. Accanto al faraone le caste più importanti erano quelle dei sacerdoti, degli scribi e dei militari.
Cenotafio
Sepoltura fittizia che non conteneva il corpo del defunto. Ne furono costruiti soprattutto ad Abydos, dove, secondo la leggenda, era sepolto Osiride, signore dell'aldilà. Il più antico conosciuto è quello di Sesostri III, ma il più celebre appartiene a Sethi I.
Champollion, Jean-François
Egittologo francese (1790-1832), a soli diciassette anni scrisse un trattato sull'Egitto copto e a ventuno era uno dei più grandi esperti del ramo. Docente all'università di Grenoble, fu il primo a decifrare, intorno al 1822, il sistema di scrittura geroglifica inciso sulla stele di Rosetta. Dopo aver pubblicato una Grammatica Egiziana e una Grammatica dei geroglifici, intraprese un viaggio in Egitto insieme al suo allievo Ippolito Rosellini tra il 1828 e il 1830, che portò alla pubblicazione dei Monumenti dell'antico Egitto e della Nubia.
Chefren
Faraone egizio figlio di Chèope, quarto della IV dinastia, vissuto intorno al 2570 avanti Cristo. E' celebre per aver fatto edificare sull'altopiano di Giza, la seconda piramide in ordine di grandezza, alta circa 136 metri, costruita su un quadrato con il lato di 210 metri. Fu probabilmente da lui voluta anche la gigantesca sfinge, alta sino a 20 metri, posta a guardia del suo complesso funerario.
Chèope
Faraone egizio, secondo della IV dinastia (2609-2580 a.C. circa), figlio di Snefru, il fondatore della dinastia. Fece costruire la prima piramide sull'altopiano di Giza, la più grande, alta in origine oltre 146 metri, con quasi 240 metri di lato.
Chiosco
Piccolo sacrario detto anche "cappella per la sosta" o "per il riposo". Costruzione periptera con due ingressi serviva per una sosta del simulacro del dio durante le processioni.
Cleopatra
Tra le sette regine dell'antico Egitto che la storia ci ha tramandato, la più famosa fu Cleopatra VII, vissuta tra il 51 e il 30 avanti Cristo. Attorno al suo personaggio e al suo tentativo di far rivivere l'antico potere dell'Egitto è nata una vastissima produzione letteraria, artistica e cinematografica. Alla morte del padre Tolomeo XII, la regina entrò in lotta con il fratello Tolomeo XIII per la successione al trono, scatenando una guerra civile durante la quale il generale romano Pompeo Magno, suo alleato, fu assassinato da Tolomeo. Per ristabilire l'ordine Giulio Cesare invase l'Egitto. Cleopatra, che nel frattempo aveva sposato un altro fratello, Tolomeo XIV, ne divenne l'amante e lo seguì a Roma dove rimase sino al 44 a.C., quando Cesare venne assassinato. Tornata in Egitto, Cleopatra fece uccidere Tolomeo XIV e si legò a Marco Antonio progettando con lui di costituire un vasto impero. I due furono però sconfitti da Ottaviano nella battaglia di Azio, e Cleopatra, dopo essersi arresa nell'anno 30 a.C., si tolse la vita facendosi mordere da un aspide.
Colonna
Le colonne dellÕAntico Egitto non erano come ora si presentano a noi, ma erano, in origine, erano dipinte a colori vivaci. Ci sono due categorie di Colonne Egizie:
Le altre colonne sono la trasposizione nella pietra delle forme vegetali caratteristiche della valle del Nilo:
Commercio
I numerosi reperti archeologici tombali che raffigurano scene quotidiane di compravendita, ci mostrano che in Egitto il commercio, almeno all'interno del paese, era fondato sullo scambio delle merci. L'uso del denaro e delle monete coniate non sembra essere esistito. Per quanto riguarda i generi di prima necessità, si scambiavano alimenti come pesci o legumi con oggetti lavorati come vesti, stoffe o arnesi. Si può poi ipotizzare un traffico abbastanza intenso di oggetti di lusso, di monili, di produzioni artigianali esercitato da gente libera e legato alle classi più abbienti, dai ricchi privati, alle caste che gravitavano intorno ai templi, a quelle che gestivano i patrimoni reali. Anche il commercio con l'estero era fondato sullo scambio con prodotti egiziani per lo più di lusso, il che rendeva improduttive le enormi ricchezze di metalli preziosi accumulate nei templi e nei palazzi faraonici. Intenso era lo scambio con il Libano da dove venivano importate materie prime come minerali e in particolare il legname di cui il paese era privo, e che serviva soprattutto nei cantieri navali.
Contadino
L'economia dell'antico Egitto si basava prevalentemente sull'agricoltura e i contadini costituivano la grande massa della popolazione. Vivevano in condizioni modestissime, per lo più lavorando le terre del faraone o delle caste religiose. In alcuni casi avevano delle terre personali e qualche animale, ma conducevano una vita molto povera, gravati dalle forti pressioni fiscali e amministrative.
Corona
Le corone erano riservate, nellÕantico Egitto, solo alle divinità e ai sovrani.
Distinguiamo:
II fenomeno annuale, poi eliminato dalla costruzione della Diga Alta, che ha condizionato tutta la vita dell'Egitto fino al 1964. Regolare come cadenza annua, ma non nel volume, è in coincidenza con le piagge nella regione dei grandi laghi dell'Africa equatoriale e con lo scioglimento delle nevi sulle montagne di questa regione e dell'Etiopia. Il Nilo Azzurro comincia a gonfiarsi a Kartum il 26 aprile ed è raggiunto il 19 maggio dai flutti del Nilo Bianco. L'inondazione arrivava al Cairo tra il 15 e il 20 giugno, aumentando progressivamente fino al 26 settembre, data d'inizio della diminuzione, Ritornava al livello di magra alla metà di novembre. I sistemi di irrigazione sono iniziati nei tempi piu antichi ma è con Muhammad Ali che la costruzione di dighe ha consentito di creare riserve per lÕirrigazione in inverno e in primavera.
Crio-
Prefisso usato per definire qualcosa di relativo a un montone (es. "criocefalo" significa "a testa di montone").
Cripta
Termine introdotto in Bassa Epoca per indicare quel luogo scavato a forma di corridoio nello spessore dei muri sotterranei. Serviva per conservare oggetti preziosi per il culto divino.
Cubito
Antica misura di lunghezza, variabile a seconda dei luoghi e dalle epoche. Quello reale, era lungo cm 52,3 ed era diviso in 7 palmi a loro volta divisi in 7 dita.
Ctesìbio
Inventore e meccanico egizio vissuto intorno al III secolo a.C.; secondo la tradizione, tra le sue invenzioni, avrebbe messo a punto un organo idraulico, un orologio ad acqua e una pompa aspirante.
Fu il clero di Heliopolis ad affrontare il problema della misurazione del tempo. Le stagioni erano tre, corrispondenti ai ritmi della vita agricola: Akhit, l'inondazione; Perit, la germinazione, la stagione dei lavori agricoli, o inverno; Shemu. quella del raccolto, o estate.
I mesi erano dunque: inondazione (Thot, Paophi, Athyr e Khoiak); germinazione (Tybi, Meshir, Phamenoth e Pharmuti); raccolto (Pashons, Payri, Epiphi, Mesori). Sono i nomi ancora oggi in uso (con varianti) presso i Copti. L'inizio dell'anno era contraddistinto dalla nascita eliaca della stella Sirio, il 19 luglio, che coincideva con l'inizio dell'inondazione. II giorno era diviso in 24 ore, 12 diurne e altrettante notturne, di durata variabile a seconda delle stagioni. La misurazione, che di giorno avveniva con orologi solari, di notte era regolata dalle stelle o da clessidre e orologi ad acqua. Questa suddivisione delle ore del giorno, adottata dai Greci che la migliorarono con la suddivisione di 60 minuti per ogni ora, e poi passata alle nostre consuetudini.
Calendario copto
Erede diretto del calendario antico, a fine anno completa i dodici mesi di 30 giorni l'uno con un mese supplementare di 5 giorni (6 negli anni bisestili). I mesi sono: Tut, Babah, Hatur, Kihak, Tubah, Amahir, Barmahat, Barmudah, Bashons, Baunah, Abib, Masri e, dlaggiunta, Nasi, L'era copta inizia il 29 agosto 284 ("era dei martiri" di Diocleziano) e ha le stesse feste del calendario giuliano, in ritardo di 11 giorni su quello gregoriano; pertanto, la Natività viene celebrata il 24 kihak (il 25 dicembre giuliano), che corrisponde al 6 gennaio (o al 7 negli anni bisestili). Il capodanno o 1° Tut, corrisponde al nostro 11 (o 12) settembre.
Calendario musulmano
Adotta l'anno lunare, di 354 o 355 giorni: ogni anno avanzano quindi da 10 a 11 giorni in rapporto al calendario gregoriano. I1 mese inizia all'apparire della luna nuova e i 12 mesi sono alternativamente di 29 e 30 giorni: Muharra (30 g.; il 1° è il capodanno); Safar (29 g.); Rabi el-Auwal (30 g.; Il 12 si celebra l'anniversario della nascita drl Profeta); Rabi et-Tani (29 g.); Gumada el-Auwal (30 g.); Gumada et-Tani (29 g.); Ragab (30 g.; I1 27 si festeggia l'ascensione del Profeta); Shaban (24 g.); Ramadan (30 g.; il mese del digiuno); Shawal (29 g.); Dhu el-Qada (30 g.); Dhu el-Higga (29 o 30 g.; il mese del pellegrinaggio). Il ciclo lunare dei Musulmani si compone di 30 anni: 19 di 354 giorni e 11 di 355 giorni. L'evoluzione diurna e calcolata da un tramonto all'altro, divisa in due periodi di 12 ore, Ma il giorno è anche diviso in 5 parti ineguali: en-naghreb, tramonto; el-icha, seconda ora della notte; es-sobh, aurora; ed-dhohr, mezzogiorno; el-asr, meta pomeriggio: sono i momenti nei quali fedeli sono chiamati alla preghiera. L'era musulmana inizia con l'egira (622 d.C.)
Campaniforme
Vedi colonna.
Canope
Antica località nei pressi di Alessandria, sul luogo dell'attuale porto di Abukir. In epoca tarda qui venne adorata un'immagine di Osiride come orcio sormontato dalla testa del dio.
Canòpi
- Per analogia con Canope, gli egittologi hanno introdotto il termine di canopi per definire i vasi contenenti gli organi interni prelevati dal defunto durante la mummificazione. Le viscere erano sotto la protezione dei 4 figli di Horus, le cui fattezze comparivano sui 4 coperchi:
- Amset col volto umano, che proteggeva il fegato;
- Hapi a testa di babbuino per i polmoni;
- Duamutef a testa di sciacallo per lo stomaco;
- Qebehsenuf a testa di falco per gli intestini.
Archeologo inglese che nel 1922 fece con lord Carnarvon la sensazionale scoperta della tomba di Tutankhamon.
Cartiglio
Anello che circondava gli ultimi due nomi del re (vedi protocollo) a simbolo del suo regno universale. Alcune grandi spose e divine adoratrici, ebbero anch'esse il cartiglio e in epoca romana alcuni cartigli, al posto del nome, racchiudono la parola "faraone".
Capitello
Nell'architettura egizia, il capitello, posto in cima alle colonne dei templi e degli altri edifici, assume diverse forme. Il capitello papiriforme a fiore aperto, è costituito da una ideale rosa di foglie di papiro che si allargano. Quello papiriforme a fiore chiuso, è invece più allungato verso l'alto e tende a restringersi. Ancora più allungato verso l'alto è il capitello palmiforme, mentre quello lotiforme si restringe in cima. Particolare è infine il capitello del pilastro hatorico che ha la forma della testa della dea Hathor.
Casta
La società egiziana era divisa in caste ereditarie. Accanto al faraone le caste più importanti erano quelle dei sacerdoti, degli scribi e dei militari.
Cenotafio
Sepoltura fittizia che non conteneva il corpo del defunto. Ne furono costruiti soprattutto ad Abydos, dove, secondo la leggenda, era sepolto Osiride, signore dell'aldilà. Il più antico conosciuto è quello di Sesostri III, ma il più celebre appartiene a Sethi I.
Champollion, Jean-François
Egittologo francese (1790-1832), a soli diciassette anni scrisse un trattato sull'Egitto copto e a ventuno era uno dei più grandi esperti del ramo. Docente all'università di Grenoble, fu il primo a decifrare, intorno al 1822, il sistema di scrittura geroglifica inciso sulla stele di Rosetta. Dopo aver pubblicato una Grammatica Egiziana e una Grammatica dei geroglifici, intraprese un viaggio in Egitto insieme al suo allievo Ippolito Rosellini tra il 1828 e il 1830, che portò alla pubblicazione dei Monumenti dell'antico Egitto e della Nubia.
Chefren
Faraone egizio figlio di Chèope, quarto della IV dinastia, vissuto intorno al 2570 avanti Cristo. E' celebre per aver fatto edificare sull'altopiano di Giza, la seconda piramide in ordine di grandezza, alta circa 136 metri, costruita su un quadrato con il lato di 210 metri. Fu probabilmente da lui voluta anche la gigantesca sfinge, alta sino a 20 metri, posta a guardia del suo complesso funerario.
Chèope
Faraone egizio, secondo della IV dinastia (2609-2580 a.C. circa), figlio di Snefru, il fondatore della dinastia. Fece costruire la prima piramide sull'altopiano di Giza, la più grande, alta in origine oltre 146 metri, con quasi 240 metri di lato.
Chiosco
Piccolo sacrario detto anche "cappella per la sosta" o "per il riposo". Costruzione periptera con due ingressi serviva per una sosta del simulacro del dio durante le processioni.
Cleopatra
Tra le sette regine dell'antico Egitto che la storia ci ha tramandato, la più famosa fu Cleopatra VII, vissuta tra il 51 e il 30 avanti Cristo. Attorno al suo personaggio e al suo tentativo di far rivivere l'antico potere dell'Egitto è nata una vastissima produzione letteraria, artistica e cinematografica. Alla morte del padre Tolomeo XII, la regina entrò in lotta con il fratello Tolomeo XIII per la successione al trono, scatenando una guerra civile durante la quale il generale romano Pompeo Magno, suo alleato, fu assassinato da Tolomeo. Per ristabilire l'ordine Giulio Cesare invase l'Egitto. Cleopatra, che nel frattempo aveva sposato un altro fratello, Tolomeo XIV, ne divenne l'amante e lo seguì a Roma dove rimase sino al 44 a.C., quando Cesare venne assassinato. Tornata in Egitto, Cleopatra fece uccidere Tolomeo XIV e si legò a Marco Antonio progettando con lui di costituire un vasto impero. I due furono però sconfitti da Ottaviano nella battaglia di Azio, e Cleopatra, dopo essersi arresa nell'anno 30 a.C., si tolse la vita facendosi mordere da un aspide.
Colonna
Le colonne dellÕAntico Egitto non erano come ora si presentano a noi, ma erano, in origine, erano dipinte a colori vivaci. Ci sono due categorie di Colonne Egizie:
- Colonne a fusto semplice
- Colonne che sono raffigurazioni ideali della vegetazione che sboccia dalla terra e si dirige verso l'alto
Le altre colonne sono la trasposizione nella pietra delle forme vegetali caratteristiche della valle del Nilo:
- Colonna palmiforme, a fusto circolare e capitello formato da nove palme.
- Colonna lotiforme, a fusto fascicolato composto da quattro o sei steli di loto e capitello a fiore di loto, chiuso o aperto.
- Colonna papiriforme, a fusto strozzato composto da sei o otto nervature e capitello a fiore, aperto o chiuso.
- Colonna papiriforme monostile senza nervature né sul fusto né sul capitello.
- Colonna campaniforme, a fusto semplice con un capitello a forma di fiore aperto, simile ad una campana rovesciata.
- La Colonna hathorica, a fusto circolare semlice o composto e capitello raffigurante il volto della dea Hathor. A volte il capitello imita il sistro, lo strumento metallico a scuotimento e attributo della dea Hathor.
Commercio
I numerosi reperti archeologici tombali che raffigurano scene quotidiane di compravendita, ci mostrano che in Egitto il commercio, almeno all'interno del paese, era fondato sullo scambio delle merci. L'uso del denaro e delle monete coniate non sembra essere esistito. Per quanto riguarda i generi di prima necessità, si scambiavano alimenti come pesci o legumi con oggetti lavorati come vesti, stoffe o arnesi. Si può poi ipotizzare un traffico abbastanza intenso di oggetti di lusso, di monili, di produzioni artigianali esercitato da gente libera e legato alle classi più abbienti, dai ricchi privati, alle caste che gravitavano intorno ai templi, a quelle che gestivano i patrimoni reali. Anche il commercio con l'estero era fondato sullo scambio con prodotti egiziani per lo più di lusso, il che rendeva improduttive le enormi ricchezze di metalli preziosi accumulate nei templi e nei palazzi faraonici. Intenso era lo scambio con il Libano da dove venivano importate materie prime come minerali e in particolare il legname di cui il paese era privo, e che serviva soprattutto nei cantieri navali.
Contadino
L'economia dell'antico Egitto si basava prevalentemente sull'agricoltura e i contadini costituivano la grande massa della popolazione. Vivevano in condizioni modestissime, per lo più lavorando le terre del faraone o delle caste religiose. In alcuni casi avevano delle terre personali e qualche animale, ma conducevano una vita molto povera, gravati dalle forti pressioni fiscali e amministrative.
Corona
Le corone erano riservate, nellÕantico Egitto, solo alle divinità e ai sovrani.
Distinguiamo:
- Hedjet, la corona bianca, simbolo dellÕAlto Egitto
- Deshret, la corona rossa, simbolo del Basso Egitto.
- Pschent, la doppia corona, simbolo dei due regni unificati, formata dalla fusione delle due corone bianca e rossa.
- Khepresh, una specie di casco di colore blu con piccole decorazioni circolari e impropriamente definito come il casco da battaglia del faraone.,
- Nemes, il fazzoletto con le due ali che ricadono ai lati del viso. Talora il re portava solo un nastro intorno alla parrucca.
- Atef, una corona bianca tagliata in alto per sostenere un piccolo disco solare e due piume di struzzo ai lati (Osiride).
- La corona di Amon, copricapo sormontato da due alte piume di falco.
- La piuma di struzzo (Shu e Maat).
- Il sedile (Iside).
- Il canestro e un edificio (Nefti) e molte altre.
II fenomeno annuale, poi eliminato dalla costruzione della Diga Alta, che ha condizionato tutta la vita dell'Egitto fino al 1964. Regolare come cadenza annua, ma non nel volume, è in coincidenza con le piagge nella regione dei grandi laghi dell'Africa equatoriale e con lo scioglimento delle nevi sulle montagne di questa regione e dell'Etiopia. Il Nilo Azzurro comincia a gonfiarsi a Kartum il 26 aprile ed è raggiunto il 19 maggio dai flutti del Nilo Bianco. L'inondazione arrivava al Cairo tra il 15 e il 20 giugno, aumentando progressivamente fino al 26 settembre, data d'inizio della diminuzione, Ritornava al livello di magra alla metà di novembre. I sistemi di irrigazione sono iniziati nei tempi piu antichi ma è con Muhammad Ali che la costruzione di dighe ha consentito di creare riserve per lÕirrigazione in inverno e in primavera.
Crio-
Prefisso usato per definire qualcosa di relativo a un montone (es. "criocefalo" significa "a testa di montone").
Cripta
Termine introdotto in Bassa Epoca per indicare quel luogo scavato a forma di corridoio nello spessore dei muri sotterranei. Serviva per conservare oggetti preziosi per il culto divino.
Cubito
Antica misura di lunghezza, variabile a seconda dei luoghi e dalle epoche. Quello reale, era lungo cm 52,3 ed era diviso in 7 palmi a loro volta divisi in 7 dita.
Ctesìbio
Inventore e meccanico egizio vissuto intorno al III secolo a.C.; secondo la tradizione, tra le sue invenzioni, avrebbe messo a punto un organo idraulico, un orologio ad acqua e una pompa aspirante.
D
Dahshur
Località dell'Egitto nei pressi dell'antica Menfi, dove rimangono i resti di alcune piramidi. In particolare, tra quelle meglio conservate, sono da segnalare le due piramidi di Snefru. La piramide sud di Snefru, attualmente alta 97 metri, ha la particolarità di avere le facce che a metà altezza aumentano l'inclinazione. Per questo motivo, che sembra sia dovuto a una correzione del progetto originario per impedirne il crollo, questa piramide è detta "romboidale".
Dàndara (o Dèndera)
Città dell'Egitto meridionale, sulla sponda sinistra del Nilo, fu in passato il capoluogo del sesto nomo dell'Alto Egitto. Consacrata alla dea Hathor, conserva un santuario dedicato a questa divinità e una necropoli dell'Antico Regno che risale al III millennio a.C., costruita durante la III e VI dinastia.
Deambulatorio
Termine che definisce, negli edifici di Bassa Epoca. lo spazio tra il muro esterno del tempio e la cinta muraria.
Deben
Unita di conteggio: un pezzo di rame del peso di 93 grammi. Esso non serviva per pagare, ma solo per valutare gli oggetti.
Decadenza
Dopo il progressivo disfacimento del potere centrale dell'Egitto, che segna la fine del Nuovo Regno, la crisi del paese sfocia in un lungo periodo di decadenza che va dalla XXI alla XXXI dinastia. Al trono si succedono i sacerdoti della XXI dinastia (1078-945 a.C.), gli invasori Libici (XXII-XXIII dinastia, 945-730 a.C.), la dinastia di Sais (XXIV, 727-715 a.C.), i re etiopi della XXV dinastia (715-663 a.C.), e un nuova dinastia di Sais (XXVI, 672-525 a.C.). Con la XXVII dinastia (525) l'Egitto diventa una satrapia persiana ad opera di Cambise. Nel 404 a.C. il paese si ribella alla dominazione e tre dinastie del Delta (XXVIII-XXX) cercano di assumere il dominio. Nel 332 a.C., Alessandro il Macedone invade e conquista il paese. Sotto il governo dei Tolomei incomincia il periodo ellenistico (XXXI dinastia 323 a.C.). Nel 30 a.C. inizia la dominazione dei Romani.
Deir el-Bahari
Zona archeologica nei pressi di Tebe dove rimangono i resti di due templi: il complesso funerario di Mentuhotep, che risale alla XI dinastia, e il più tardo tempio della regina Hatshepsut. Nel 1962 sono state scoperte le rovine di un terzo tempio fatto edificare da Thutmosi III. In questa località sono state poi ritrovate numerose tombe dei funzionari della XI dinastia e le mummie reali dei faraoni e delle regine del Nuovo Regno.
Deir el-Medina
Valle nei pressi di Tebe dove si trovano i resti di un villaggio abitato da operai e artigiani della necropoli tebana. Sono state ritrovate anche circa 40 tombe di artisti e capi artigiani delle dinastie XVIII-XX e un piccolo tempio di epoca tolemaica.
Delta
La zona del Delta del Nilo è una vallata con una superficie di circa 23.000 chilometri quadrati che costituiva gran parte del Basso Egitto.
Dèmone
Presso la religione egizia i demoni erano situati a un livello gerarchico inferiore rispetto a quello delle divinità ed erano rappresentati con tratti animaleschi. Ammut, per esempio, era raffigurato come un incrocio tra un leone ed un ippopotamo e sbranava i defunti che venivano riconosciuti colpevoli nel tribunale dell'oltretomba. Analoghe connotazioni negative avevano numerose altre entità raffigurate come ibridi di animali.
Demòtico
Termine di derivazione greca, col significato di "popolare", "volgare". Indica il tipo di scrittura che si impose in Egitto nellÕepoca Tolemaica a partire dal VI secolo avanti Cristo. Nata come semplificazione dei poco pratici geroglifici, divenne in seguito l'alternativa alla scrittura sacra.
Denaro
Il denaro non era diffuso nell'antico Egitto, le paghe erano date in natura, con vestiti o generi di prima necessità, spesso prelevati dai magazzini dello stato. Lo scambio era alla base del commercio e dei mercati.
Desasa
Località dell'Egitto, situata nella media valle del Nilo, dove si trova una necropoli che risale alla fine dell'Antico Regno (2195 a.C. circa). Vi si trovano circa un centinaio di tombe a mastaba o a ipogeo.
Dinastia
Termine con il quale si indica l'ascesa al trono di un faraone e dei suoi discendenti. La storia dell'antico Egitto è divisa in tre periodi fondamentali scanditi dal succedersi di differenti dinastie: le prime dieci regnarono durante lÕEtà Tinita e l'Antico Regno (3000-2195 a.C.) e il Primo Periodo Intermedio (2195-2064 a.C. circa). Durante il Medio Regno (2064-1783 a.C. circa), si succedettero le dinastie XI e XII, mentre il Secondo Periodo Intermedio (1783-1544 a.C.) vide alternarsi le dinastie XIII-XVII. Il Nuovo Regno (1544-1078 a.C.) fu segnato dalle dinastie XIX e XX, mentre le dinastie XXI-XXXI regnarono durante un ultimo periodo di decadenza culminato nella dominazione romana.
Didufri
Figlio naturale di Chèope che usurpò per dieci anni, dal 2580 al 2570, il trono a Chefren legittimo erede. Venne deposto dopo aspre battaglie.
Disco alato
Rappresentazione simbolica del dio solare di Edfu. Compare molto spesso come motivo di protezione
Djed
Termine con il quale nell'antico Egitto si indicava il sacro pilastro di Osiride formato da una piccola colonna con il capitello a tre piani. Lo stelo rappresentava il corpo fisico, i tre spazi rappresentavano i tre stati non corporei dell'individuo (Ba. Ka, Akh). Questo particolare elemento architettonico, spesso sormontato da capitelli circolari, oltre ad essere oggetto di venerazione, era il luogo attorno al quale si celebravano importanti riti e cerimonie, con danze sacre e giochi a cui assisteva lo stesso faraone.
Dromos
Viale delimitalo da sfingi che prolungava l'asse principale del tempio verso l'esterno, stabilendo il collegamento con l'imbarcadero. A volte collegava tra loro due templi (Tebe, Luxor ecc.).
Duamutef
Uno dei 4 figIi di Horus, con testa di sciacallo; era il protettore dello stomaco.
Località dell'Egitto nei pressi dell'antica Menfi, dove rimangono i resti di alcune piramidi. In particolare, tra quelle meglio conservate, sono da segnalare le due piramidi di Snefru. La piramide sud di Snefru, attualmente alta 97 metri, ha la particolarità di avere le facce che a metà altezza aumentano l'inclinazione. Per questo motivo, che sembra sia dovuto a una correzione del progetto originario per impedirne il crollo, questa piramide è detta "romboidale".
Dàndara (o Dèndera)
Città dell'Egitto meridionale, sulla sponda sinistra del Nilo, fu in passato il capoluogo del sesto nomo dell'Alto Egitto. Consacrata alla dea Hathor, conserva un santuario dedicato a questa divinità e una necropoli dell'Antico Regno che risale al III millennio a.C., costruita durante la III e VI dinastia.
Deambulatorio
Termine che definisce, negli edifici di Bassa Epoca. lo spazio tra il muro esterno del tempio e la cinta muraria.
Deben
Unita di conteggio: un pezzo di rame del peso di 93 grammi. Esso non serviva per pagare, ma solo per valutare gli oggetti.
Decadenza
Dopo il progressivo disfacimento del potere centrale dell'Egitto, che segna la fine del Nuovo Regno, la crisi del paese sfocia in un lungo periodo di decadenza che va dalla XXI alla XXXI dinastia. Al trono si succedono i sacerdoti della XXI dinastia (1078-945 a.C.), gli invasori Libici (XXII-XXIII dinastia, 945-730 a.C.), la dinastia di Sais (XXIV, 727-715 a.C.), i re etiopi della XXV dinastia (715-663 a.C.), e un nuova dinastia di Sais (XXVI, 672-525 a.C.). Con la XXVII dinastia (525) l'Egitto diventa una satrapia persiana ad opera di Cambise. Nel 404 a.C. il paese si ribella alla dominazione e tre dinastie del Delta (XXVIII-XXX) cercano di assumere il dominio. Nel 332 a.C., Alessandro il Macedone invade e conquista il paese. Sotto il governo dei Tolomei incomincia il periodo ellenistico (XXXI dinastia 323 a.C.). Nel 30 a.C. inizia la dominazione dei Romani.
Deir el-Bahari
Zona archeologica nei pressi di Tebe dove rimangono i resti di due templi: il complesso funerario di Mentuhotep, che risale alla XI dinastia, e il più tardo tempio della regina Hatshepsut. Nel 1962 sono state scoperte le rovine di un terzo tempio fatto edificare da Thutmosi III. In questa località sono state poi ritrovate numerose tombe dei funzionari della XI dinastia e le mummie reali dei faraoni e delle regine del Nuovo Regno.
Deir el-Medina
Valle nei pressi di Tebe dove si trovano i resti di un villaggio abitato da operai e artigiani della necropoli tebana. Sono state ritrovate anche circa 40 tombe di artisti e capi artigiani delle dinastie XVIII-XX e un piccolo tempio di epoca tolemaica.
Delta
La zona del Delta del Nilo è una vallata con una superficie di circa 23.000 chilometri quadrati che costituiva gran parte del Basso Egitto.
Dèmone
Presso la religione egizia i demoni erano situati a un livello gerarchico inferiore rispetto a quello delle divinità ed erano rappresentati con tratti animaleschi. Ammut, per esempio, era raffigurato come un incrocio tra un leone ed un ippopotamo e sbranava i defunti che venivano riconosciuti colpevoli nel tribunale dell'oltretomba. Analoghe connotazioni negative avevano numerose altre entità raffigurate come ibridi di animali.
Demòtico
Termine di derivazione greca, col significato di "popolare", "volgare". Indica il tipo di scrittura che si impose in Egitto nellÕepoca Tolemaica a partire dal VI secolo avanti Cristo. Nata come semplificazione dei poco pratici geroglifici, divenne in seguito l'alternativa alla scrittura sacra.
Denaro
Il denaro non era diffuso nell'antico Egitto, le paghe erano date in natura, con vestiti o generi di prima necessità, spesso prelevati dai magazzini dello stato. Lo scambio era alla base del commercio e dei mercati.
Desasa
Località dell'Egitto, situata nella media valle del Nilo, dove si trova una necropoli che risale alla fine dell'Antico Regno (2195 a.C. circa). Vi si trovano circa un centinaio di tombe a mastaba o a ipogeo.
Dinastia
Termine con il quale si indica l'ascesa al trono di un faraone e dei suoi discendenti. La storia dell'antico Egitto è divisa in tre periodi fondamentali scanditi dal succedersi di differenti dinastie: le prime dieci regnarono durante lÕEtà Tinita e l'Antico Regno (3000-2195 a.C.) e il Primo Periodo Intermedio (2195-2064 a.C. circa). Durante il Medio Regno (2064-1783 a.C. circa), si succedettero le dinastie XI e XII, mentre il Secondo Periodo Intermedio (1783-1544 a.C.) vide alternarsi le dinastie XIII-XVII. Il Nuovo Regno (1544-1078 a.C.) fu segnato dalle dinastie XIX e XX, mentre le dinastie XXI-XXXI regnarono durante un ultimo periodo di decadenza culminato nella dominazione romana.
Didufri
Figlio naturale di Chèope che usurpò per dieci anni, dal 2580 al 2570, il trono a Chefren legittimo erede. Venne deposto dopo aspre battaglie.
Disco alato
Rappresentazione simbolica del dio solare di Edfu. Compare molto spesso come motivo di protezione
Djed
Termine con il quale nell'antico Egitto si indicava il sacro pilastro di Osiride formato da una piccola colonna con il capitello a tre piani. Lo stelo rappresentava il corpo fisico, i tre spazi rappresentavano i tre stati non corporei dell'individuo (Ba. Ka, Akh). Questo particolare elemento architettonico, spesso sormontato da capitelli circolari, oltre ad essere oggetto di venerazione, era il luogo attorno al quale si celebravano importanti riti e cerimonie, con danze sacre e giochi a cui assisteva lo stesso faraone.
Dromos
Viale delimitalo da sfingi che prolungava l'asse principale del tempio verso l'esterno, stabilendo il collegamento con l'imbarcadero. A volte collegava tra loro due templi (Tebe, Luxor ecc.).
Duamutef
Uno dei 4 figIi di Horus, con testa di sciacallo; era il protettore dello stomaco.