PROFEZIE
Le Profezie Induiste - Kalki Purana
Un'Apocalisse giovannea ancora più antica
Da WIkipedia l'enciclopedia libera L’induismo ha sviluppato una visione ciclica del tempo. Secondo questa antica religione, la storia seguirebbe l’andamento dei “cicli cosmici” o kalpa, nei quali si alternano la continua rinascita e distruzione della natura e delle civiltà. Questo processo ciclico è caratterizzato da quattro ere che degradano dallo stato originario di purezza, fino a quello finale di oscurità. Quella che ci troviamo attualmente a vivere sarebbe l’era finale, denominata Kali Yuga e nota anche come “Età del Ferro”. É il momento di massima degradazione spirituale. Segni caratteristici di questa età sono l’accorciamento della durata della vita umana, causata dalla crescente violenza e dall’aumento delle malattie, e uno stato generale di decadenza della natura, visibile nelle stranezze climatiche e nella frequenza dei disastri naturali. Le profezie degli induisti sulla fine del mondo sono contenute nei Purana. Queste tradizioni antichissime affermano che il mondo, quando giungerà vicino alla fine, dovrà precipitare in un epoca di disordine e di oscurità. L’umanità sperimenterà un significativo aumento della perversione, dell’odio e dei conflitti. La Manifestazione dell'Avatar Alla fine del Kali Yuga, descritto come il più malvagio dei Yuga, avverrà la comparsa di un Avatar (manifestazione visibile della divinità) attraverso il quale Dio stesso si manifesterà all’umanità per inaugurare una definitiva nuova era di pace e di concordia tra gli uomini: «Il Signore si manifesterà come Kalki Avatar. Lui stabilirà la giustizia sopra la Terra e le menti delle persone diventeranno pure e limpide come il cristallo». Kalki (कल्कि), anche Kalkin, è nello hindūismo, un avatāra di Viṣṇu. il cui avvento segnerà la fine del Kali-yuga, l'epoca attuale di oscurità e corruzione. Le caratteristiche e le vicende inerenti all'avatāra Kalki sono narrate in particolar modo nel Kalki Purāṇa, ma la sua figura è tratteggiata anche, tra gli altri, nei Vāyu Purāṇa, (98 e 104), Viṣṇu Purāṇa (IV, 24), Agni Purāṇa (16), Brahmā Purāṇa (213), Liṅga Purāṇa (I, 40) e nel Mahābhārata (II, 50; III, 192). Così il Bhāgavata Purāṇa « Al crepuscolo dell'èra presente (yuga-sandhyāyāṁ), quando tutti (prāyeṣu) i re (rājasu) saranno diventati ladri (dasyu), allora il Signore (athāsau) apparirà (janitā) con il nome Kalki (nāmnā kalkiKalki apparirà in sella a un cavallo bianUna delle più antiche citazioni di Kalki è nel Viṣṇu Purana, risalente alla fine del periodo Gupta, intorno al VII secolo[1]; a questo fa seguito l'Agni Purana (Agni è dio induista del fuoco e simbolo di energia vitale e trasformazione), uno dei primi ad indicare Gautama Buddha tra le manifestazioni di Viṣṇu, e che nel citare Kalki sembra prendere a fondamento il precedente; infine il Kalki Purana, un Purana "minore", contiene un'esaustiva esposizione di aspettative e predizioni su quando, dove e perché egli verrà, e cosa verrà a compiere: questo Purana ha una prospettiva estremamente militante, e prevede la sconfitta delle tradizioni ritenute eretiche in quanto non aderenti alla tradizione dei Veda, come Buddhismo e Giainismo. È inoltre citato anche in altri Purana minori. Origini È stato ipotizzato che il Kalki Purana sia stato scritto come risposta induista alle profezie buddhiste del Kalachakra Tantra o quelle relative a Maitreya. Nel buddhismo di scuola Kalachakra egli è invece noto come Kulika, e sarà re di Shambala, il leggendario regno che sarà fondato quando tutta l'umanità sarà illuminata[2 co, brandendo una spada che risplenderà come una stella. Punirà i malvagi e consolerà i virtuosi, infine distruggerà l'intero mondo da cui sorgerà un nuova èra, con una nuova umanità.r), Signore della creazione (jagat-patiḥ), [figlio del brahmano] Viṣṇu Yaśas (viṣṇu-yaśaso) » |
Sintesi delle Profezie Vediche
Risalenti al 1500 a.C
Ecco due brani, del Kalki e del Visnù Purana, tra i più antichi testi sacri Indiani, relativi alla nostra epoca.
"Quando i tempi saranno alla fine, si farà un grande silenzio nel cielo, in terra e anche nelle acque. Un silenzio terribile.
Poi un grido lacerante scuoterà l'universo. L'urlo di terrore di Kalì chiuderà l'ultima porta. E apparirà Visnù, nel suo decimo e ultimo avatar. Kalki, il re guerriero. cavalcherà il cavallo bianco e caccerà i re barbari dall'India (gli inglesi), dopo una guerra di cinque anni (la II guerra mondiale). Quando le fiamme del rogo funebre avranno consumato i resti del Mahatma assassinato (Ghandi), Kalki porrà in salvo una piccola schiera di eletti e poi si scatenerà sul mondo, seguito da altri due cavalli: un cavallo nero nel quale si sarà trasformato l'uccello Garuda e che porterà miseria e pestilenza e un cavallo verde, in cui si sarà trasformato il Nauda, montato dalla morte, insaziabile e ghignante, che mieterà a migliaia le vittime con la falce di sole."
"I capi che regneranno sulla terra saranno dei violenti; s'impadroniranno dei beni dei loro soggetti. Prevarrà la casta dei servi. Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri; conosceranno appena la pietà.
Coloro che posseggono abbandoneranno agricoltura e commercio, vivranno passando allo stato dei servi o esercitando professioni varie.
I capi, sotto pretesti fiscali, deruberanno e spoglieranno i loro sudditi e distruggeranno la proprietà dei privati. La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno, il mondo sarà totalmente pervertito e l'empietà prevarrà fra gli uomini.
Movente della devozione sarà soltanto la salute fisica; solo legame fra i sessi sarà la passione; unica via di successo la falsità. La terra sarà venerata soltanto per i suoi tesori materiali.
Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote. Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza sarà incapace di produrre nascite divine. Gli uomini chiederanno: quale autorità hanno i testi tradizionali ?
I matrimoni cesseranno di essere un rito. Glia atti di devozione, anche eseguiti, non produrranno alcun risultato. Ogni ordine di vita sarà simile promiscuamente per tutti (...)
Colui che possederà e distribuirà più denaro sarà padrone degli uomini che concentreranno i loro desideri sull'acquisto anche disonesto della ricchezza. Ogni uomo si crederà pari a un bramano.
La gente avrà terrore della morte e paventerà le carestie; soltanto per questo conserverà un'apparente religiosità. Le donne non seguiranno gli ordini dei loro mariti e dei genitori. Esse saranno egoiste, abbiette, mentitrici, scentrate e si attaccheranno ai dissoluti. Diventeranno oggetto soltanto di soddisfacimento sensuale"
Ecco due brani, del Kalki e del Visnù Purana, tra i più antichi testi sacri Indiani, relativi alla nostra epoca.
"Quando i tempi saranno alla fine, si farà un grande silenzio nel cielo, in terra e anche nelle acque. Un silenzio terribile.
Poi un grido lacerante scuoterà l'universo. L'urlo di terrore di Kalì chiuderà l'ultima porta. E apparirà Visnù, nel suo decimo e ultimo avatar. Kalki, il re guerriero. cavalcherà il cavallo bianco e caccerà i re barbari dall'India (gli inglesi), dopo una guerra di cinque anni (la II guerra mondiale). Quando le fiamme del rogo funebre avranno consumato i resti del Mahatma assassinato (Ghandi), Kalki porrà in salvo una piccola schiera di eletti e poi si scatenerà sul mondo, seguito da altri due cavalli: un cavallo nero nel quale si sarà trasformato l'uccello Garuda e che porterà miseria e pestilenza e un cavallo verde, in cui si sarà trasformato il Nauda, montato dalla morte, insaziabile e ghignante, che mieterà a migliaia le vittime con la falce di sole."
"I capi che regneranno sulla terra saranno dei violenti; s'impadroniranno dei beni dei loro soggetti. Prevarrà la casta dei servi. Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri; conosceranno appena la pietà.
Coloro che posseggono abbandoneranno agricoltura e commercio, vivranno passando allo stato dei servi o esercitando professioni varie.
I capi, sotto pretesti fiscali, deruberanno e spoglieranno i loro sudditi e distruggeranno la proprietà dei privati. La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno, il mondo sarà totalmente pervertito e l'empietà prevarrà fra gli uomini.
Movente della devozione sarà soltanto la salute fisica; solo legame fra i sessi sarà la passione; unica via di successo la falsità. La terra sarà venerata soltanto per i suoi tesori materiali.
Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote. Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza sarà incapace di produrre nascite divine. Gli uomini chiederanno: quale autorità hanno i testi tradizionali ?
I matrimoni cesseranno di essere un rito. Glia atti di devozione, anche eseguiti, non produrranno alcun risultato. Ogni ordine di vita sarà simile promiscuamente per tutti (...)
Colui che possederà e distribuirà più denaro sarà padrone degli uomini che concentreranno i loro desideri sull'acquisto anche disonesto della ricchezza. Ogni uomo si crederà pari a un bramano.
La gente avrà terrore della morte e paventerà le carestie; soltanto per questo conserverà un'apparente religiosità. Le donne non seguiranno gli ordini dei loro mariti e dei genitori. Esse saranno egoiste, abbiette, mentitrici, scentrate e si attaccheranno ai dissoluti. Diventeranno oggetto soltanto di soddisfacimento sensuale"