STANZE DI DZYAN
Antropogenesi- Parte Seconda
STANZA I
1) Il Lha che fa muovere la quarta è il servitore del Lha dei sette, che conducono i loro occhi intorno al signore, e girano l’occhio unico del nostro mondo, il suo soffio, diede la vita ai sette. Egli diede la vita al primo.
2) La Terra disse: “Signore dal volto luminoso, la mia casa è vuota... manda i tuoi figli a popolare
questa Ruota. Tu hai inviato i tuoi sette figli al Signore della Saggezza. Egli ti vede sette volte più
vicino a Lui, ti sente sette volte di più. Tu hai impedito ai tuoi servitori, i Piccoli Anelli,
d’impadronirsi della Tua Luce e del Tuo Calore, d’intercettare la tua grande Bontà al suo passaggio.
Mandali ora al tuo servo”.
3) Il Signore disse: “Ti manderò un fuoco quando il tuo lavoro comincerà. Alza la voce verso gli
altri Lokas; rivolgiti a tuo Padre, il Signore del Lotus, per i suoi figli... Il tuo popolo sarà governato
dai Padri. I tuoi uomini saranno mortali. Non i figli di Soma, ma gli uomini del Signore della
Saggezza sono immortali. Cessa i tuoi lamenti. Le tue sette pelli ti ricoprono ancora... Tu non sei
pronta. I tuoi uomini non sono pronti.”.
4) Dopo grandi pene ella si svestì delle Tre antiche pelli; indossò le Sette nuove e rimase vestita
nella sua prima.
STANZA II
1) La Ruota girò ancora durante trenta crore e costruì delle Rûpa; delle Pietre tenere che indurivano,
delle piante dure che si ammorbidivano. Il visibile uscì dall’invisibile; gli insetti e le piccole Vite.
Essa li scosse dal suo dorso ogni volta che essi sopravanzarono la Madre... Dopo trenta crore, ella si
girò. Giaceva sul dorso, sul fianco... Non voleva chiamare nessun Figlio della Saggezza. Generò dal
proprio Seno. Ella diede vita agli Uomini Acquatici, terribili e cattivi.
2) Gli Uomini Acquatici, terribili e cattivi, furono creati con i resti degli altri. Ella li formò con la
scoria e con la melma del suo Primo, Secondo e Terzo. I Dhyâni vennero dal risplendente Padre-
Madre delle Regioni Bianche, dalla dimora dei Mortali-Immortali.
3) Essi furono malcontenti. “La nostra carne è assente. Nessun Rûpa conveniente ai nostri fratelli
della Quinta. Nessuna Dimora per le Vite. Esse devono abbeverarsi di Acque pure e non di acque
torbide. Dissecchiamole”.
4) Le fiamme vennero. I Fuochi con le Scintille. I Fuochi Notturni ed i Fuochi Diurni. Essi
disseccarono le acque torbide e scure. Con il loro calore le estinsero. I Lhas dall’alto, i Lhamayin
del Basso, vennero. Sgozzarono le forme che erano a doppia e quadrupla faccia. Combatterono gli
Uomini-Capra, gli Uomini dalla testa di Cane, e quelli con il corpo di Pesce.
5) L’Acqua-Madre; il Grande Mare pianse. Essa si sollevò, sparì nella Luna, che l’aveva sollevata,
che le aveva dato vita.
6) Quando essi furono distrutti, la Terrra-Madre restò nuda e chiese di essere disseccata.
STANZA III
1) Il Signore dei Signori venne. Egli separò le acque dal loro corpo, e ciò costituì il cielo di sopra; il
Primo Cielo.
2) I grandi Cohans chiamarono i signori della Luna, dai Corpi Aerei: “Fate apparire gli Uomini
della vostra natura. Date loro le forme interne. Essa edificherà i Rivestimenti esteriori e saranno
Maschi-Femmine. Signori della Fiamma anche...”.
3) Ognuno andò nel territorio assegnatoli; erano Sette, ciascuno nel suo Lotto. I Signori della
Fiamma restarono indietro e non volevano andare, non volevano creare.
STANZA IV
1) Le Sette Legioni, i Signori nati dalla Volontà,, spinti dallo Spirito che dona la Vita, staccarono
gli uomini da loro stessi, ciascuno sulla propria Zona.
2) Sette volte sette Ombre di Uomini futuri nacquero, ognuno del proprio colore e della propria
Specie. Ciascuno inferiore a suo Padre. I Padri, i Senza-Ossa, non potevano dar vita a degli esseri
provvisti di ossa. I loro discendenti furono dei Bhûta, senza forma né mente. Perciò furono chiamati
la Razza Chhâyã.
3) Come sono nati i Manoushya? I Manù con la loro mente come sono fatti? I Padri chiamarono in
loro aiuto il proprio Fuoco, che brucia nella Terra. Lo spirito della Terra chiamò in suo aiuto il
Fuoco Solare. I tre, grazie ai loro sforzi riuniti, produssero un buon Rûpa. Poteva reggersi dritto,
camminare, correre, curvarsi o volare. Pure non era altro che un Chhâyã, una Ombra senza Sensi.
4) Il Soffio aveva bisogno di una forma, i Padri la diedero. Il Soffio aveva bisogno di un corpo
grossolano, la Terra lo foggiò. Il Soffio aveva bisogno dello Spirito di Vita, Lhas Solari
l’insufflarono nella sua Forma. Il Soffio aveva bisogno di uno specchio del suo corpo “Noi gli
donammo il nostro”, dissero i Dhyânis. Il Soffio aveva bisogno di un veicolo dei desideri: “lo
possiede!” dissero gli scolatoi delle Acque; ma il Soffio aveva bisogno di una mente per abbracciare
l’Universo: “Non possiamo dare ciò!” dissero i Padri. “Io non l’ebbi mai” disse lo spirito della
Terra. “La Forma si consumerebbe se gli donassi la mia!” disse il Grande Fuoco... L’Uomo rimase
un Bhûta, vuoto e sprovvisto di sensi... Così i Senza-Ossa diedero Vita a coloro che divennero degli
Uomini provvisti di ossa durante la Terza.
STANZA V
1) I primi furono i figli dello Yoga. I loro figli, i nati dal Padre Giallo e dalla Madre Bianca
2) La Seconda Razza fu prodotta da innesto ed espansione, l’asessuale uscendo dal Senza-Sesso.
Così, Oh Lanu fu prodotta la Seconda Razza.
3) I loro Padri furono gli Auto-Generati. Gli Autogenerati, i Chhâyã sortiti dai brillanti corpi dei
Signori i Padri, i figli del crepuscolo.
4) Quando la Razza invecchiò, le Acque antiche si mescolarono alle più fresche. Quando le sue
Gocce divennero torbide svanirono e si dispersero nel nuovo torrente caldo della Vita. L’esterno del
Primo divenne l’interno del Secondo. L’antica Ala divenne la nuova Ombra e l’Ombra dell’Ala.
STANZA VI
1) La Seconda allora sviluppò i Nati dall’Uovo; la Terza.. Il Sudore aumentò; le sue gocce
ingrossarono e divennero dure e rotonde. Il Sole le riscaldò, la Luna le rinfrescò e le modellò; il
Vento le nutrì fino alla maturità. Il Cigno Bianco della Volta Stellata covò la Grossa Goccia.
L’uovo della futura Razza, l’Uomo cigno della fine della Terza. Prima maschio-femmina, poi uomo
e donna.
2) Gli Auto-Generati furono i Chhâyã, le ombre dei Corpi dei Figli del Crepuscolo. Né l’acqua, né il
fuoco potevano distruggerli. I loro figli (lo) furono.
STANZA VII
1) I Figli della Saggezza, i Figli della Notte, pronti a rinascere, discesero e videro le forme vili
della Prima Terza.
2) “Noi non possiamo scegliere”, dissero i Signori, “Noi abbiamo la Saggezza”. Alcuni entrarono
nei Chhâyã. Altri proiettarono la Scintilla. Altri ancora differirono fino alla Quarta. Con il proprio
Rûpa essi riempirono il Karma. Quelli che entrarono divennero gli Arhat. Coloro che ricevettero
solo una Scintilla restarono sprovvisti di sapere; la Scintilla brillò debolmente. I Terzi restarono
senza Mente. Il loro Jivas non era pronto. Questi furono messi da parte tra i Sette. Essi divennero le
Testestrette. I Terzi erano pronti. “In questi noi abiteremo”. Dissero i Signori della Fiamma e della
Oscura Saggezza.
3) Come agirono i Mànasa, i Figli della Saggezza? Essi respinsero gli Auto-Generati. Non sono
pronti. Sdegnarono i Nati-dal-Sudore. Essi non sono del tutto pronti. Non vollero entrare nei primi
Nati dall’Uovo.
4) La Terza Razza divenne il Vâhan dei Signori della Saggezza, e creò i figli della Volontà e dello
Yoga: da Kryâshkti li creò, i Santi Padri, gli antenati degli Arhat...
STANZA VIII
1) I primi animali furono tratti dalle gocce del sudore; dai residui della Sostanza, materia
proveniente dai corpi morti degli uomini e degli animali della Ruota precedente, e della polvere
respinta.
2) Animali provvisti di ossa, dragoni dell’abisso e Sarpas volanti furono aggiunti alle cose
striscianti. Quelli che strisciano sul suolo furono provvisti di ali. Quelli che nell’acqua avevano
lunghi colli divennero i progenitori degli uccelli dell’aria.
3) Durante la Terza, gli animali senza ossa si svilupparono e maturarono: divennero animali
provvisti di ossa. I loro Chhâyã divennero solidi.
4) Gli animali si separarono per primi. Essi cominciarono a riprodursi. L’Uomo doppio pure si
separò e disse: “Facciamo come loro; uniamoci e procreiamo”; lo fecero...
5) E coloro che non avevano Scintilla presero per essi enormi animali femmine. Produssero con
esse delle razze mute. Essi stessi erano muti. Ma le loro lingue si sciolsero. Le lingue dei loro
discendenti restarono mute. Essi allevarono dei mostri contraffatti e coperti di peli rossi che
camminavano a quattro zampe. Una Razza muta perché la sua vergogna non fosse narrata.
STANZA IX
1) Vedendo ciò i Lhas che non avevano costruito gli uomini piansero dicendo:
2) “Gli Amânasa hanno macchiato le nostre future dimore. Quello è Karma. Abitiamo negli altri.
Istruiamoli meglio, perché non succeda qualcosa di peggio”. Lo fecero...
3) Allora tutti gli uomini furono dotati di Manas e videro il peccato di quelli che erano sprovvisti di
mente.
4) La Quarta Razza sviluppò la parola.
5) L’unico divenne due; e così per tutte le cose viventi e striscianti che erano ancora uniche, i
pesci giganti, gli uccelli e i serpenti dalle teste coperte di scaglie.
STANZA X
1) Così due per due nelle sette Zone, la Terza Razza diede alla Quarta; i Suras divennero Asuras.
2) La Prima in ogni Zona fu del colore della Luna. La Seconda Gialla come oro; la Terza Rossa. La Quarta bruna, che divenne nera col peccato. I primi sette rampolli umani ebbero tutti la medesima tinta. I sette che seguirono cominciarono a mescolarsi.
3) Allora la Terza e la Quarta crebbero in orgoglio. “Noi siamo i re; noi siamo gli dei”.
4) Presero delle mogli piacevoli a vedersi. Donne prese tra coloro che erano sprovvisti di mente, dalle teste strette, e nacquero dei mostri, cattivi demoni, maschi e femmine, e anche dei Khado, con piccole menti.
5) Costruirono dei templi per il corpo umano. Adorarono i maschi e le femmine e il Terzo occhio cessò di funzionare.
STANZA XI
1) Costruirono città colossali con terre e metalli rari. Servendosi dei fuochi vomitati, della terra bianca delle montagne e della terra nera, formarono le loro immagini, in grandezza naturale e a loro somiglianza, e le adorarono.
2) Eressero grandi statue, alte nove yatis, taglia del loro corpo. Fuochi eterni avevano distrutto il Paese dei loro Padri. L’Acqua minacciava la Quarta.
4) Tutti i santi furono salvi e gli empi distrutti. Con loro perì la grande maggioranza degli enormi animali prodotti dal sudore della terra.
STANZA XII
1) Pochi furono i superstiti. Alcuni fra i gialli, alcuni fra i bruni e i neri, alcuni fra i rossi rimasero. Quelli del colore della Luna erano partiti per sempre.
2) La Quinta prodotta dal gregge santo, restò; essa fu governata dai primi Re Divini.
3) ... I serpenti che ridiscesero, che fecero pace con la Quinta, che la istruirono e guidarono...
1) Il Lha che fa muovere la quarta è il servitore del Lha dei sette, che conducono i loro occhi intorno al signore, e girano l’occhio unico del nostro mondo, il suo soffio, diede la vita ai sette. Egli diede la vita al primo.
2) La Terra disse: “Signore dal volto luminoso, la mia casa è vuota... manda i tuoi figli a popolare
questa Ruota. Tu hai inviato i tuoi sette figli al Signore della Saggezza. Egli ti vede sette volte più
vicino a Lui, ti sente sette volte di più. Tu hai impedito ai tuoi servitori, i Piccoli Anelli,
d’impadronirsi della Tua Luce e del Tuo Calore, d’intercettare la tua grande Bontà al suo passaggio.
Mandali ora al tuo servo”.
3) Il Signore disse: “Ti manderò un fuoco quando il tuo lavoro comincerà. Alza la voce verso gli
altri Lokas; rivolgiti a tuo Padre, il Signore del Lotus, per i suoi figli... Il tuo popolo sarà governato
dai Padri. I tuoi uomini saranno mortali. Non i figli di Soma, ma gli uomini del Signore della
Saggezza sono immortali. Cessa i tuoi lamenti. Le tue sette pelli ti ricoprono ancora... Tu non sei
pronta. I tuoi uomini non sono pronti.”.
4) Dopo grandi pene ella si svestì delle Tre antiche pelli; indossò le Sette nuove e rimase vestita
nella sua prima.
STANZA II
1) La Ruota girò ancora durante trenta crore e costruì delle Rûpa; delle Pietre tenere che indurivano,
delle piante dure che si ammorbidivano. Il visibile uscì dall’invisibile; gli insetti e le piccole Vite.
Essa li scosse dal suo dorso ogni volta che essi sopravanzarono la Madre... Dopo trenta crore, ella si
girò. Giaceva sul dorso, sul fianco... Non voleva chiamare nessun Figlio della Saggezza. Generò dal
proprio Seno. Ella diede vita agli Uomini Acquatici, terribili e cattivi.
2) Gli Uomini Acquatici, terribili e cattivi, furono creati con i resti degli altri. Ella li formò con la
scoria e con la melma del suo Primo, Secondo e Terzo. I Dhyâni vennero dal risplendente Padre-
Madre delle Regioni Bianche, dalla dimora dei Mortali-Immortali.
3) Essi furono malcontenti. “La nostra carne è assente. Nessun Rûpa conveniente ai nostri fratelli
della Quinta. Nessuna Dimora per le Vite. Esse devono abbeverarsi di Acque pure e non di acque
torbide. Dissecchiamole”.
4) Le fiamme vennero. I Fuochi con le Scintille. I Fuochi Notturni ed i Fuochi Diurni. Essi
disseccarono le acque torbide e scure. Con il loro calore le estinsero. I Lhas dall’alto, i Lhamayin
del Basso, vennero. Sgozzarono le forme che erano a doppia e quadrupla faccia. Combatterono gli
Uomini-Capra, gli Uomini dalla testa di Cane, e quelli con il corpo di Pesce.
5) L’Acqua-Madre; il Grande Mare pianse. Essa si sollevò, sparì nella Luna, che l’aveva sollevata,
che le aveva dato vita.
6) Quando essi furono distrutti, la Terrra-Madre restò nuda e chiese di essere disseccata.
STANZA III
1) Il Signore dei Signori venne. Egli separò le acque dal loro corpo, e ciò costituì il cielo di sopra; il
Primo Cielo.
2) I grandi Cohans chiamarono i signori della Luna, dai Corpi Aerei: “Fate apparire gli Uomini
della vostra natura. Date loro le forme interne. Essa edificherà i Rivestimenti esteriori e saranno
Maschi-Femmine. Signori della Fiamma anche...”.
3) Ognuno andò nel territorio assegnatoli; erano Sette, ciascuno nel suo Lotto. I Signori della
Fiamma restarono indietro e non volevano andare, non volevano creare.
STANZA IV
1) Le Sette Legioni, i Signori nati dalla Volontà,, spinti dallo Spirito che dona la Vita, staccarono
gli uomini da loro stessi, ciascuno sulla propria Zona.
2) Sette volte sette Ombre di Uomini futuri nacquero, ognuno del proprio colore e della propria
Specie. Ciascuno inferiore a suo Padre. I Padri, i Senza-Ossa, non potevano dar vita a degli esseri
provvisti di ossa. I loro discendenti furono dei Bhûta, senza forma né mente. Perciò furono chiamati
la Razza Chhâyã.
3) Come sono nati i Manoushya? I Manù con la loro mente come sono fatti? I Padri chiamarono in
loro aiuto il proprio Fuoco, che brucia nella Terra. Lo spirito della Terra chiamò in suo aiuto il
Fuoco Solare. I tre, grazie ai loro sforzi riuniti, produssero un buon Rûpa. Poteva reggersi dritto,
camminare, correre, curvarsi o volare. Pure non era altro che un Chhâyã, una Ombra senza Sensi.
4) Il Soffio aveva bisogno di una forma, i Padri la diedero. Il Soffio aveva bisogno di un corpo
grossolano, la Terra lo foggiò. Il Soffio aveva bisogno dello Spirito di Vita, Lhas Solari
l’insufflarono nella sua Forma. Il Soffio aveva bisogno di uno specchio del suo corpo “Noi gli
donammo il nostro”, dissero i Dhyânis. Il Soffio aveva bisogno di un veicolo dei desideri: “lo
possiede!” dissero gli scolatoi delle Acque; ma il Soffio aveva bisogno di una mente per abbracciare
l’Universo: “Non possiamo dare ciò!” dissero i Padri. “Io non l’ebbi mai” disse lo spirito della
Terra. “La Forma si consumerebbe se gli donassi la mia!” disse il Grande Fuoco... L’Uomo rimase
un Bhûta, vuoto e sprovvisto di sensi... Così i Senza-Ossa diedero Vita a coloro che divennero degli
Uomini provvisti di ossa durante la Terza.
STANZA V
1) I primi furono i figli dello Yoga. I loro figli, i nati dal Padre Giallo e dalla Madre Bianca
2) La Seconda Razza fu prodotta da innesto ed espansione, l’asessuale uscendo dal Senza-Sesso.
Così, Oh Lanu fu prodotta la Seconda Razza.
3) I loro Padri furono gli Auto-Generati. Gli Autogenerati, i Chhâyã sortiti dai brillanti corpi dei
Signori i Padri, i figli del crepuscolo.
4) Quando la Razza invecchiò, le Acque antiche si mescolarono alle più fresche. Quando le sue
Gocce divennero torbide svanirono e si dispersero nel nuovo torrente caldo della Vita. L’esterno del
Primo divenne l’interno del Secondo. L’antica Ala divenne la nuova Ombra e l’Ombra dell’Ala.
STANZA VI
1) La Seconda allora sviluppò i Nati dall’Uovo; la Terza.. Il Sudore aumentò; le sue gocce
ingrossarono e divennero dure e rotonde. Il Sole le riscaldò, la Luna le rinfrescò e le modellò; il
Vento le nutrì fino alla maturità. Il Cigno Bianco della Volta Stellata covò la Grossa Goccia.
L’uovo della futura Razza, l’Uomo cigno della fine della Terza. Prima maschio-femmina, poi uomo
e donna.
2) Gli Auto-Generati furono i Chhâyã, le ombre dei Corpi dei Figli del Crepuscolo. Né l’acqua, né il
fuoco potevano distruggerli. I loro figli (lo) furono.
STANZA VII
1) I Figli della Saggezza, i Figli della Notte, pronti a rinascere, discesero e videro le forme vili
della Prima Terza.
2) “Noi non possiamo scegliere”, dissero i Signori, “Noi abbiamo la Saggezza”. Alcuni entrarono
nei Chhâyã. Altri proiettarono la Scintilla. Altri ancora differirono fino alla Quarta. Con il proprio
Rûpa essi riempirono il Karma. Quelli che entrarono divennero gli Arhat. Coloro che ricevettero
solo una Scintilla restarono sprovvisti di sapere; la Scintilla brillò debolmente. I Terzi restarono
senza Mente. Il loro Jivas non era pronto. Questi furono messi da parte tra i Sette. Essi divennero le
Testestrette. I Terzi erano pronti. “In questi noi abiteremo”. Dissero i Signori della Fiamma e della
Oscura Saggezza.
3) Come agirono i Mànasa, i Figli della Saggezza? Essi respinsero gli Auto-Generati. Non sono
pronti. Sdegnarono i Nati-dal-Sudore. Essi non sono del tutto pronti. Non vollero entrare nei primi
Nati dall’Uovo.
4) La Terza Razza divenne il Vâhan dei Signori della Saggezza, e creò i figli della Volontà e dello
Yoga: da Kryâshkti li creò, i Santi Padri, gli antenati degli Arhat...
STANZA VIII
1) I primi animali furono tratti dalle gocce del sudore; dai residui della Sostanza, materia
proveniente dai corpi morti degli uomini e degli animali della Ruota precedente, e della polvere
respinta.
2) Animali provvisti di ossa, dragoni dell’abisso e Sarpas volanti furono aggiunti alle cose
striscianti. Quelli che strisciano sul suolo furono provvisti di ali. Quelli che nell’acqua avevano
lunghi colli divennero i progenitori degli uccelli dell’aria.
3) Durante la Terza, gli animali senza ossa si svilupparono e maturarono: divennero animali
provvisti di ossa. I loro Chhâyã divennero solidi.
4) Gli animali si separarono per primi. Essi cominciarono a riprodursi. L’Uomo doppio pure si
separò e disse: “Facciamo come loro; uniamoci e procreiamo”; lo fecero...
5) E coloro che non avevano Scintilla presero per essi enormi animali femmine. Produssero con
esse delle razze mute. Essi stessi erano muti. Ma le loro lingue si sciolsero. Le lingue dei loro
discendenti restarono mute. Essi allevarono dei mostri contraffatti e coperti di peli rossi che
camminavano a quattro zampe. Una Razza muta perché la sua vergogna non fosse narrata.
STANZA IX
1) Vedendo ciò i Lhas che non avevano costruito gli uomini piansero dicendo:
2) “Gli Amânasa hanno macchiato le nostre future dimore. Quello è Karma. Abitiamo negli altri.
Istruiamoli meglio, perché non succeda qualcosa di peggio”. Lo fecero...
3) Allora tutti gli uomini furono dotati di Manas e videro il peccato di quelli che erano sprovvisti di
mente.
4) La Quarta Razza sviluppò la parola.
5) L’unico divenne due; e così per tutte le cose viventi e striscianti che erano ancora uniche, i
pesci giganti, gli uccelli e i serpenti dalle teste coperte di scaglie.
STANZA X
1) Così due per due nelle sette Zone, la Terza Razza diede alla Quarta; i Suras divennero Asuras.
2) La Prima in ogni Zona fu del colore della Luna. La Seconda Gialla come oro; la Terza Rossa. La Quarta bruna, che divenne nera col peccato. I primi sette rampolli umani ebbero tutti la medesima tinta. I sette che seguirono cominciarono a mescolarsi.
3) Allora la Terza e la Quarta crebbero in orgoglio. “Noi siamo i re; noi siamo gli dei”.
4) Presero delle mogli piacevoli a vedersi. Donne prese tra coloro che erano sprovvisti di mente, dalle teste strette, e nacquero dei mostri, cattivi demoni, maschi e femmine, e anche dei Khado, con piccole menti.
5) Costruirono dei templi per il corpo umano. Adorarono i maschi e le femmine e il Terzo occhio cessò di funzionare.
STANZA XI
1) Costruirono città colossali con terre e metalli rari. Servendosi dei fuochi vomitati, della terra bianca delle montagne e della terra nera, formarono le loro immagini, in grandezza naturale e a loro somiglianza, e le adorarono.
2) Eressero grandi statue, alte nove yatis, taglia del loro corpo. Fuochi eterni avevano distrutto il Paese dei loro Padri. L’Acqua minacciava la Quarta.
4) Tutti i santi furono salvi e gli empi distrutti. Con loro perì la grande maggioranza degli enormi animali prodotti dal sudore della terra.
STANZA XII
1) Pochi furono i superstiti. Alcuni fra i gialli, alcuni fra i bruni e i neri, alcuni fra i rossi rimasero. Quelli del colore della Luna erano partiti per sempre.
2) La Quinta prodotta dal gregge santo, restò; essa fu governata dai primi Re Divini.
3) ... I serpenti che ridiscesero, che fecero pace con la Quinta, che la istruirono e guidarono...