LE PIRAMIDI DI GIZA
Quando furono costruite?
L'egittologia asserisce che le tre piramidi nella piana di Giza, dette di Cheope, Chefren e Micerino, tre faraoni della IV dinastia, furono costruite intorno al 2500 a.C., come enormi tombe. La Sfinge, raffigurante il faraone Chefren, e i maestosi templi di Giza, sono attribuiti dall'antichità a questo sovrano. Le datazioni risalgono, infatti, ai tempi dello storico Erodoto, V secolo a.C. e concordano con la storia ufficiale secondo cui le prime civiltà in grado di lasciare prove scritte, sorsero intorno al 4000 a.C. in Egitto, Mesopotamia, America centrale e meridionale.
Solo un esame superficiale sembra confermare queste certezze; non si può fare a meno di notare come moltissime cose non possano essere andate come raccontano gli storici. Le tre enormi piramidi, presentano caratteristiche tali da escludere che siano state costruite da un popolo quasi selvaggio come quello egizio del 2500 a.C.. Il loro progetto richiese una tecnologia talmente raffinata ed evoluta che persino oggi avremo gravi problemi nel tentare una simile impresa.
Solo un esame superficiale sembra confermare queste certezze; non si può fare a meno di notare come moltissime cose non possano essere andate come raccontano gli storici. Le tre enormi piramidi, presentano caratteristiche tali da escludere che siano state costruite da un popolo quasi selvaggio come quello egizio del 2500 a.C.. Il loro progetto richiese una tecnologia talmente raffinata ed evoluta che persino oggi avremo gravi problemi nel tentare una simile impresa.
Alta ingegneria simbolica
Le piramidi non sono un ammasso di blocchi di granito ma molto molto di più. Sono state costruite secondo una precisione millimetrica impressionante e contengono numerosi messaggi degni di una scienza incredibilmente avanzata.
La Grande Piramide di Cheope fu costruita con 2.300.000 blocchi di granito del peso variabile da 2 a 15 tonnellate ciascuno; essa ha una base quadrata con i lati di 230,2 metri circa. La differenza tra le lunghezze dei lati è di pochissimi centimetri e tutte e tre le piramidi sono orientate secondo i punti cardinali con un errore piccolissimo (dello 0,015%). La necessità di tanta precisione è inspiegabile, poichè anche un errore dell'1% sarebbe stato troppo piccolo per essere notato ad occhio nudo, d'altro canto la differenza degli sforzi richiesti per raggiungere tale precisione con una costruzione tanto grande sarebbe stata immensa. Gli enormi blocchi che le costituiscono furono estratti da una cava, trasportati a grandi distanze e inseriti con precisione nel complesso ad altezze di 100-150 metri da terra, mantenendo un'accuratezza incredibile dall'inizio alla fine. Anche un errore minimo nell'angolo di inclinazione di uno dei lati avrebbe portato fuori centro l'apice delle piramidi (che invece è millimetricamente centrato in tutte e tre le piramidi). Gli egittologi non sanno in alcun modo dare una spiegazione plausibile di come il popolo egizio abbia potuto costruire una simile opera.
Non basta dire che nell'antico Egitto c'era un'abbondanza di schiavi e che probabilmente fecero uso di rampe, poichè anche ammettendo una pendenza di 1:10 nel piano inclinato, sarebbe stata necessaria una rampa lunga un chilometro e mezzo, oltre tre volte più pesante della stessa piramide. Ai 6 milioni di tonnellate dei blocchi, si aggiungeva un rivestimento simile a uno specchio, su tutta la superficie, costituito da 115.000 lastre di pietra lucidissime e levigatissime del peso di dieci tonnellate ciascuna; perfettamente allineate e con giunture così precise (0,2 millimetri), che tra una lastra e l'altra non è possibile inserire la sottile lama di un coltellino. Un'opera talmente accurata non può essere paragonata nemmeno alla precisione ottica con cui è stata costruita la lente di 6 metri dell'osservatorio di monte Palomar. La maggior parte delle lastre è stata rimossa e usata per le costruzioni degli abitanti del Cairo, circa 3000 anni fa. Inoltre tutte le altre piramidi costruite in Egitto, sia precedentemente al 2500 a.C. sia successivamente, sono dei ridicoli mucchietti di pietre a confronto. Come era possibile che appena dopo il 2500 a.C. gli architetti egizi si fossero dimenticate di colpo tutte le conoscenze evolute e la tecnologia raffinatissima con cui furono costruite le tre grandi piramidi. Inoltre in nessuna delle tre piramidi fu mai trovata alcuna iscrizione o mummia di faraone. La camera del Re, all'interno della Grande piramide, dove si ritiene fosse conservato il corpo del faraone, è situata esattamente nel punto in cui l'area della sezione orizzontale era pari alla metà di quella della base, dove la diagonale che univa un angolo all'altro era uguale alla lunghezza della base e dove la larghezza della facciata era pari alla metà della diagonale di base (ad un'altezza di circa 50 metri da terra).
Le sue misure ? Ancora più sorprendenti: era un rettangolo perfetto, in cui la somma dell'altezza più la metà di un lato dava con precisione il numero phi (1,618) un numero irrazionale noto come sezione aurea.
I muri della camera sono formati da cento blocchi di granito di 70 tonnellate ciascuno, lisci come uno specchio. All'interno vi è sempre stato un sarcofago vuoto (il cui volume esterno è esattamente il doppio del volume interno), di pietra durissima. Per svuotarlo e fare degli angoli così netti avrebbero dovuto possedere degli strumenti a punta di diamante molto sofisticati del tipo che si usano solo da pochi anni. Un altro particolare: il sarcofago è troppo largo per essere passato dall'ingresso principale, quindi doveva essere stato inserito durante la costruzione della piramide, non dopo. In ultimo la forma della piramide è tale che il rapporto tra il perimetro della base e l'altezza è esattamente 3,1415 (il famoso numero di pi-greco. Evito di parlare della Grande Galleria (il passaggio che conduce alla camera del Re), dell'Anticamera, della camera della Regina, per non dilungarmi eccessivamente. Dico soltanto che in ogni minimo particolare le tre piramidi dimostrano chiaramente una tecnologia avanzatissima assolutamente incompatibile con la civiltà egizia del 2500 a.C. Le tre piramidi esistevano già da millenni quando i tre faraoni, Cheope, Chefren e Micerino, le trovarono e decisero di appropriarsene, secondo la diffusissima pratica dei faraoni di appropriarsi degli edifici dei loro predecessori.
La Grande Piramide di Cheope fu costruita con 2.300.000 blocchi di granito del peso variabile da 2 a 15 tonnellate ciascuno; essa ha una base quadrata con i lati di 230,2 metri circa. La differenza tra le lunghezze dei lati è di pochissimi centimetri e tutte e tre le piramidi sono orientate secondo i punti cardinali con un errore piccolissimo (dello 0,015%). La necessità di tanta precisione è inspiegabile, poichè anche un errore dell'1% sarebbe stato troppo piccolo per essere notato ad occhio nudo, d'altro canto la differenza degli sforzi richiesti per raggiungere tale precisione con una costruzione tanto grande sarebbe stata immensa. Gli enormi blocchi che le costituiscono furono estratti da una cava, trasportati a grandi distanze e inseriti con precisione nel complesso ad altezze di 100-150 metri da terra, mantenendo un'accuratezza incredibile dall'inizio alla fine. Anche un errore minimo nell'angolo di inclinazione di uno dei lati avrebbe portato fuori centro l'apice delle piramidi (che invece è millimetricamente centrato in tutte e tre le piramidi). Gli egittologi non sanno in alcun modo dare una spiegazione plausibile di come il popolo egizio abbia potuto costruire una simile opera.
Non basta dire che nell'antico Egitto c'era un'abbondanza di schiavi e che probabilmente fecero uso di rampe, poichè anche ammettendo una pendenza di 1:10 nel piano inclinato, sarebbe stata necessaria una rampa lunga un chilometro e mezzo, oltre tre volte più pesante della stessa piramide. Ai 6 milioni di tonnellate dei blocchi, si aggiungeva un rivestimento simile a uno specchio, su tutta la superficie, costituito da 115.000 lastre di pietra lucidissime e levigatissime del peso di dieci tonnellate ciascuna; perfettamente allineate e con giunture così precise (0,2 millimetri), che tra una lastra e l'altra non è possibile inserire la sottile lama di un coltellino. Un'opera talmente accurata non può essere paragonata nemmeno alla precisione ottica con cui è stata costruita la lente di 6 metri dell'osservatorio di monte Palomar. La maggior parte delle lastre è stata rimossa e usata per le costruzioni degli abitanti del Cairo, circa 3000 anni fa. Inoltre tutte le altre piramidi costruite in Egitto, sia precedentemente al 2500 a.C. sia successivamente, sono dei ridicoli mucchietti di pietre a confronto. Come era possibile che appena dopo il 2500 a.C. gli architetti egizi si fossero dimenticate di colpo tutte le conoscenze evolute e la tecnologia raffinatissima con cui furono costruite le tre grandi piramidi. Inoltre in nessuna delle tre piramidi fu mai trovata alcuna iscrizione o mummia di faraone. La camera del Re, all'interno della Grande piramide, dove si ritiene fosse conservato il corpo del faraone, è situata esattamente nel punto in cui l'area della sezione orizzontale era pari alla metà di quella della base, dove la diagonale che univa un angolo all'altro era uguale alla lunghezza della base e dove la larghezza della facciata era pari alla metà della diagonale di base (ad un'altezza di circa 50 metri da terra).
Le sue misure ? Ancora più sorprendenti: era un rettangolo perfetto, in cui la somma dell'altezza più la metà di un lato dava con precisione il numero phi (1,618) un numero irrazionale noto come sezione aurea.
I muri della camera sono formati da cento blocchi di granito di 70 tonnellate ciascuno, lisci come uno specchio. All'interno vi è sempre stato un sarcofago vuoto (il cui volume esterno è esattamente il doppio del volume interno), di pietra durissima. Per svuotarlo e fare degli angoli così netti avrebbero dovuto possedere degli strumenti a punta di diamante molto sofisticati del tipo che si usano solo da pochi anni. Un altro particolare: il sarcofago è troppo largo per essere passato dall'ingresso principale, quindi doveva essere stato inserito durante la costruzione della piramide, non dopo. In ultimo la forma della piramide è tale che il rapporto tra il perimetro della base e l'altezza è esattamente 3,1415 (il famoso numero di pi-greco. Evito di parlare della Grande Galleria (il passaggio che conduce alla camera del Re), dell'Anticamera, della camera della Regina, per non dilungarmi eccessivamente. Dico soltanto che in ogni minimo particolare le tre piramidi dimostrano chiaramente una tecnologia avanzatissima assolutamente incompatibile con la civiltà egizia del 2500 a.C. Le tre piramidi esistevano già da millenni quando i tre faraoni, Cheope, Chefren e Micerino, le trovarono e decisero di appropriarsene, secondo la diffusissima pratica dei faraoni di appropriarsi degli edifici dei loro predecessori.
Chi le ha costruite?
Dalle ricerche condotte da Schwaller negli anni '40 emerse che la Sfinge presentava chiari segni di erosione dalle precipitazioni. L'archeologo John Anthony West andò avanti nella faccenda e fece fare delle analisi approfondite al geologo Robert Schoch specializzato in erosione delle rocce. Questi dimostrò che i segni profondi un metro, sulla Sfinge e sulle rocce del fossato in cui giace, dimostrano evidentissimi segni di erosione di un'enorme quantità di acqua piovana (un classico esempio da manuale).
Ma in Egitto non piove quasi per nulla da millenni. Per trovare un tempo in cui vi furono copiose precipitazioni occorre andare indietro fino al 10.000 a.C.. Inoltre West fece delle indagini approfondite sulla somiglianza della Sfinge con la statua del faraone Chefren e dimostrò che i due visi non si somigliano per nulla (addirittura appartengono a due razze diverse), inoltre la testa è piccolissima rispetto al resto del corpo. Questo induce a pensare che fu riscolpita in epoca molto più recente dagli egizi, ma non da Chefren. Lo stesso tipo di erosione si nota nel Tempio della Valle a una sessantina di metri di distanza dalla Sfinge. Questo tempio fu costruito con giganteschi macigni da 200 tonnellate ciascuno e larghi 7-9 metri (ognuno era grande come il vostro salotto, se avete un salotto abbastanza grande,:-)) presi nel fossa in cui giace la Sfinge, come è stato dimostrato. Che senso aveva ? Perchè non dividere questi giganteschi blocchi in parti più piccole in modo da trasportarle, sollevarle, levigarle e inserirle molto più facilmente ? E pensare che il tempio è costruito con centinaia di blocchi.
Ai nostri giorni esistono solo due gru in grado di sollevare pesi del genere; il tempo di preparazione per un solo sollevamento è intorno alle 6 settimane. Inoltre, a complicare ancora le cose, i blocchi erano stati tagliati e sistemati in una complessa forma a puzzle. Ma che bisogno c'era di complicare le cose a quel modo ? Il tempio risaliva come la Sfinge a prima del 10.000 a.C., e come le piramidi non vi era traccia di iscrizioni. Molto diversamente, i veri monumenti eretti dagli egizi, molto più modesti e scadenti, sotto ogni punto di vista, sono strapieni di iscrizioni, geroglifici, statue e statuette. Questo come ennesima conferma che non furono certo gli egizi a erigere nè le grandi piramidi, nè la Sfinge, nè i templi. Nel 1993 l'archeoastronomo Robert Bauval notò che la disposizione delle tre piramidi di Giza ricalcava esattamente quella delle tre stelle centrali della costellazione di Orione sia per angoli che per magnitudine. La domanda secondo cui Micerino, pur essendo ricco e potente quanto i suoi predecessori, avesse costruito una piramide che era meno della metà rispetto alle altre due attribuite a Cheope e Chefren aveva finalmente trovato risposta. Inoltre questa mappa ricomprendeva altre due costruzioni situate a nord e a sud di Giza e poneva il Nilo esattamente ove si trovava la via Lattea rispetto alla costellazione di Orione in cielo. La mappa era molto precisa, però rifletteva come apparivano le stelle in Egitto nel 10.450 a.C., non nel 2500 a.C..
Tra l'altro il 10.450 a.C. non era nemmeno una data casuale, poichè in quella data (e solo in quella) le tre stelle si trovavano nel punto più basso nel ciclo di precessione. La precessione è un movimento della Terra che compie un ciclo completo ogni 26.000 anni; per effetto di questo movimento noi vediamo le stelle salire e scendere sullo sfondo del cielo lentissimamente (per avere un'idea ci vogliono secoli e secoli prima che le stelle ci appaiano più spostate di due dita). Le stelle di Orione si troveranno nel punto più alto nell'anno 2500 d.C. (cioè a 13.000 anni dalla data del 10.450 a.C.. Era un modo molto ma molto ingegnoso e molto preciso per contrassegnare un'epoca in un linguaggio matematico universale.
Inoltre per effetto della precessione, la costellazione zodiacale che sorge subito prima del Sole, nel giorno dell'equinozio di Primavera (giorno molto importante per tutte le antiche civiltà) cambia ogni 2200 anni circa. Oggi siamo alla fine dell'Era dei Pesci e stiamo entrando nell'Era dell'Acquario (che durerà per 2200 anni). La Sfinge è in forma di Leone e guarda esattamente ad Est, nel punto in cui il Sole sorge nel giorno dell'equinozio di Primavera. La Sfinge è un enorme indicatore equinoziale e l'unica era in cui tale indicatore in forma di leone sarebbe stato appropriato è appunto l'Era del Leone, tra il 10.970 a.C. e l'8.810 a.C.. Inoltre accanto alle piramidi furono trovate alcune gigantesche navi da 40 metri. La struttura di queste ingegnosissime navi era d'alto mare, con la prua e la poppa molto rialzate. Numerosi indizi inducono a pensare seriamente ad una civiltà molto progredita che venne in Egitto molto molto prima del 2500 a.C., e precisamente intorno al 10.500 a.C.
Cosa assai curiosa, a mio avviso, é il fatto che, in numerose altre parti del mondo conosciuto, esistono, o sono esistite, costruzioni piramidali molto simili a quelle , ormai famosissime, Egiziane. Furono gli Egizi a copiare da altri o viceversa? Oppure... ebbero tutti un comune suggeritore? ...
Ma in Egitto non piove quasi per nulla da millenni. Per trovare un tempo in cui vi furono copiose precipitazioni occorre andare indietro fino al 10.000 a.C.. Inoltre West fece delle indagini approfondite sulla somiglianza della Sfinge con la statua del faraone Chefren e dimostrò che i due visi non si somigliano per nulla (addirittura appartengono a due razze diverse), inoltre la testa è piccolissima rispetto al resto del corpo. Questo induce a pensare che fu riscolpita in epoca molto più recente dagli egizi, ma non da Chefren. Lo stesso tipo di erosione si nota nel Tempio della Valle a una sessantina di metri di distanza dalla Sfinge. Questo tempio fu costruito con giganteschi macigni da 200 tonnellate ciascuno e larghi 7-9 metri (ognuno era grande come il vostro salotto, se avete un salotto abbastanza grande,:-)) presi nel fossa in cui giace la Sfinge, come è stato dimostrato. Che senso aveva ? Perchè non dividere questi giganteschi blocchi in parti più piccole in modo da trasportarle, sollevarle, levigarle e inserirle molto più facilmente ? E pensare che il tempio è costruito con centinaia di blocchi.
Ai nostri giorni esistono solo due gru in grado di sollevare pesi del genere; il tempo di preparazione per un solo sollevamento è intorno alle 6 settimane. Inoltre, a complicare ancora le cose, i blocchi erano stati tagliati e sistemati in una complessa forma a puzzle. Ma che bisogno c'era di complicare le cose a quel modo ? Il tempio risaliva come la Sfinge a prima del 10.000 a.C., e come le piramidi non vi era traccia di iscrizioni. Molto diversamente, i veri monumenti eretti dagli egizi, molto più modesti e scadenti, sotto ogni punto di vista, sono strapieni di iscrizioni, geroglifici, statue e statuette. Questo come ennesima conferma che non furono certo gli egizi a erigere nè le grandi piramidi, nè la Sfinge, nè i templi. Nel 1993 l'archeoastronomo Robert Bauval notò che la disposizione delle tre piramidi di Giza ricalcava esattamente quella delle tre stelle centrali della costellazione di Orione sia per angoli che per magnitudine. La domanda secondo cui Micerino, pur essendo ricco e potente quanto i suoi predecessori, avesse costruito una piramide che era meno della metà rispetto alle altre due attribuite a Cheope e Chefren aveva finalmente trovato risposta. Inoltre questa mappa ricomprendeva altre due costruzioni situate a nord e a sud di Giza e poneva il Nilo esattamente ove si trovava la via Lattea rispetto alla costellazione di Orione in cielo. La mappa era molto precisa, però rifletteva come apparivano le stelle in Egitto nel 10.450 a.C., non nel 2500 a.C..
Tra l'altro il 10.450 a.C. non era nemmeno una data casuale, poichè in quella data (e solo in quella) le tre stelle si trovavano nel punto più basso nel ciclo di precessione. La precessione è un movimento della Terra che compie un ciclo completo ogni 26.000 anni; per effetto di questo movimento noi vediamo le stelle salire e scendere sullo sfondo del cielo lentissimamente (per avere un'idea ci vogliono secoli e secoli prima che le stelle ci appaiano più spostate di due dita). Le stelle di Orione si troveranno nel punto più alto nell'anno 2500 d.C. (cioè a 13.000 anni dalla data del 10.450 a.C.. Era un modo molto ma molto ingegnoso e molto preciso per contrassegnare un'epoca in un linguaggio matematico universale.
Inoltre per effetto della precessione, la costellazione zodiacale che sorge subito prima del Sole, nel giorno dell'equinozio di Primavera (giorno molto importante per tutte le antiche civiltà) cambia ogni 2200 anni circa. Oggi siamo alla fine dell'Era dei Pesci e stiamo entrando nell'Era dell'Acquario (che durerà per 2200 anni). La Sfinge è in forma di Leone e guarda esattamente ad Est, nel punto in cui il Sole sorge nel giorno dell'equinozio di Primavera. La Sfinge è un enorme indicatore equinoziale e l'unica era in cui tale indicatore in forma di leone sarebbe stato appropriato è appunto l'Era del Leone, tra il 10.970 a.C. e l'8.810 a.C.. Inoltre accanto alle piramidi furono trovate alcune gigantesche navi da 40 metri. La struttura di queste ingegnosissime navi era d'alto mare, con la prua e la poppa molto rialzate. Numerosi indizi inducono a pensare seriamente ad una civiltà molto progredita che venne in Egitto molto molto prima del 2500 a.C., e precisamente intorno al 10.500 a.C.
Cosa assai curiosa, a mio avviso, é il fatto che, in numerose altre parti del mondo conosciuto, esistono, o sono esistite, costruzioni piramidali molto simili a quelle , ormai famosissime, Egiziane. Furono gli Egizi a copiare da altri o viceversa? Oppure... ebbero tutti un comune suggeritore? ...