L'APOCALISSE DELL'APOSTOLO GIOVANNI
Film a soggetto e documenti d'interesse spirituale
Prodotta dalla RAI Radiotelevisione Italiana nel 2002, la pellicola vuole narrare le fasi finali della vita dell’apostolo Giovanni e gli avvenimenti storici riguardanti la cristianità avvenuti attorno al 90-98 d.C. in Grecia.
Siamo in uno dei decenni peggiori per i seguaci di Gesù. L’Impero Romano con l’incoronazione di Domiziano (81-96 d.C.) aveva ripreso le persecuzioni e molti fedeli d’Asia Minore, oltre a subire torture e martirii, vennero costretti ai lavori forzati nelle miniere: Giovanni, ormai anziano, si trovava tra di essi sotto il falso nome Teofilo (dal greco θεόφιλος, “caro a Dio“).
Egli era in esilio a Patmos, un’isola dell’Egeo vicina alle coste turche.
Proprio nel corso di questo esilio l’ultimo apostolo rimasto in vita ricevette le numerose visioni che vennero annotate nel libro che oggi conosciamo come “libro dell’Apocalisse” (dal greco ἀποκάλυψις, “rivelazione”), ovvero il capitolo finale del Nuovo Testamento, con incluse le lettere da inviare alle sette chiese dell’epoca.
Nel film sono narrate in aggiunta le vicende della comunità cristiana d’Efeso (una delle città dove proprio Giovanni predicò con maggior successo), le dure prove da essa affrontate e lo spirito d’unità ed amore tipico dei primi discepoli.
Vi sono naturalmente molti adattamenti e rivisitazioni dovute alla necessità di rendere la storia digeribile per un pubblico televisivo poco attento, ma nel complesso risulta una visione piacevole.
Tra gli attori italiani troviamo Paolo Villaggio (Gaio, l’anziano d’Efeso), Vittoria Belvedere (Irene) e Alessandro Bertolucci (Marcello).
Siamo in uno dei decenni peggiori per i seguaci di Gesù. L’Impero Romano con l’incoronazione di Domiziano (81-96 d.C.) aveva ripreso le persecuzioni e molti fedeli d’Asia Minore, oltre a subire torture e martirii, vennero costretti ai lavori forzati nelle miniere: Giovanni, ormai anziano, si trovava tra di essi sotto il falso nome Teofilo (dal greco θεόφιλος, “caro a Dio“).
Egli era in esilio a Patmos, un’isola dell’Egeo vicina alle coste turche.
Proprio nel corso di questo esilio l’ultimo apostolo rimasto in vita ricevette le numerose visioni che vennero annotate nel libro che oggi conosciamo come “libro dell’Apocalisse” (dal greco ἀποκάλυψις, “rivelazione”), ovvero il capitolo finale del Nuovo Testamento, con incluse le lettere da inviare alle sette chiese dell’epoca.
Nel film sono narrate in aggiunta le vicende della comunità cristiana d’Efeso (una delle città dove proprio Giovanni predicò con maggior successo), le dure prove da essa affrontate e lo spirito d’unità ed amore tipico dei primi discepoli.
Vi sono naturalmente molti adattamenti e rivisitazioni dovute alla necessità di rendere la storia digeribile per un pubblico televisivo poco attento, ma nel complesso risulta una visione piacevole.
Tra gli attori italiani troviamo Paolo Villaggio (Gaio, l’anziano d’Efeso), Vittoria Belvedere (Irene) e Alessandro Bertolucci (Marcello).